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EnergiaPrimo piano Mer 28 dicembre 2022

Il Giappone ci ripensa e dopo sei mesi importa di nuovo petrolio da Mosca

Una nave carica di greggio russo sta navigando alla volta del Giappone. Il governo di Tokyo aveva interrotto l'import a maggio. Il Giappone ci ripensa e dopo sei mesi importa di nuovo petrolio da Mosca Un impianto nell'isola di Sakhalin, da dove il Giappone importa greggio
Redazione Verità&Affari
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Il Giappone torna a importare petrolio russo

Una nave carica di petrolio sta navigando alla volta del Giappone dopo aver fatto il pieno mercoledì nell’isola russa di Sakhalin. Tokyo torna così a importare greggio dalla Russia dopo più di sei mesi.

Il governo giapponese sta spingendo le aziende importatrici a fare scorta di petrolio per prevenire possibili carenze future, anche in seguito alla decisione di Mosca di tagliare la produzione come ritorsione al price cap imposto da G7, Ue e Australia. Il Cremlino ha anche fatto sapere che non venderà petrolio a chi imporrà il tetto (60 dollari al barile), quindi in teoria anche al Giappone in quanto membro del G7. Ma Tokyo ha messo in chiaro che non imporrà il tetto né sul petrolio né sul gas naturale liquefatto proveniente dagli impianti russi di Sakhalin.

Fino a questo momento, tuttavia, il Giappone aveva notevolmente ridotto l’import di materie prime da Mosca, provando a diversificare le forniture. L’ultimo carico di petrolio russo era stato acquistato lo scorso maggio. 

Le quotazioni del petrolio in questo momento superano il price cap imposto dall’Occidente sul greggio russo. Il Wti passa di mano a 79,5 dollari al barile, il Brent a 84 dollari.

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