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EnergiaPrimo piano Mer 15 marzo 2023

Terna, Donnarumma: "Piano di Sviluppo 2023 essenziale"

L'ad di Terna Stefano Donnarumma ha presentato il Piano di Sviluppo 2023, essenziale per raggiungere obiettivi Fit-for-55 Ue Terna, Donnarumma: "Piano di Sviluppo 2023 essenziale"
Redazione Verità&Affari
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Il Piano di Sviluppo decennale di Terna

(Teleborsa) – “Il Piano di Sviluppo di Terna si aggiorna ogni due anni e considera un periodo di sviluppo di dieci anni di investimenti sulle reti di trasmissioni italiane. Il Piano esistente era strutturato per gli anni 2021-2030, quello presentato oggi va dal 2023 al 2032. È un Piano che considera un volume di investimenti pari a 21 miliardi ed è caratterizzato dalle Hypergrid. Circa 11 miliardi di questo Piano sono dedicati a queste nuove tipologie di reti che hanno la caratteristica di sovrapporsi per lo più a reti esistenti cambiandone la tecnologia in corrente continua e innalzando, quindi, tensione e capacità di trasporto. Tutto questo impattando molto poco sul territorio e sul paesaggio, con un criterio di fortissima sostenibilità. Si affiancheranno anche a reti sottomarine che, abbracciando la Penisola, consentiranno di raddoppiare la capacità di trasporto.

Il tutto nel rispetto dell’ambiente, nel rispetto dei cittadini, e con un orientamento molto forte alla riduzione del costo complessivo dell’opera in rapporto all’energia trasportata quindi con un effetto positivo nei prossimi anni sulla bolletta degli utenti finali”. È quando ha affermato l’amministratore delegato e direttore generale di Terna, Stefano Donnarumma, a margine della presentazione del Piano di Sviluppo 2023 della rete di trasmissione nazionale presentato oggi da Terna alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del presidente di ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, Stefano Besseghini.

Il Pacchetto di misure Fit-for-55

Il Pacchetto di misure Fit-for-55 prevede una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 rispetto ai livelli del 1990. In Italia, l’energia prodotta da fonti rinnovabili dovrà coprire almeno il 65% dei consumi finali nel settore elettrico entro il 2030. In che misura il Piano previsto da Terna contribuirà al raggiungimento di questi obiettivi? “Semplificando posso dire che senza il Piano di Terna questi obiettivi non sono raggiungibili perché la rete di Terna è la rete abilitante per le energie rinnovabili nel Centro-Sud Italia. Ovviamente a questo bisognerà affiancare una doppia opera: una è quella degli operatori economici, industriali, che provvederanno all’istallazione degli impianti che come Terna noi non possiamo gestire, perché non possiamo generare energia, e l’altro è quello delle istituzioni che agevoleranno sempre di più semplificando l’iter autorizzativo”.

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