Gas, a Berlino non piace neppure il tetto al prezzo «temporaneo»
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EconomiaEuropa Mer 19 ottobre 2022

A Berlino non va bene neppure il tetto al prezzo «temporaneo» del gas

Prima ancora che la Commissione Ue presentasse le sue misure contro il caro energia in conferenza stampa, la preannunciata di un price cap A Berlino non va bene neppure il tetto al prezzo «temporaneo» del gas
Riccardo Pelliccetti
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Riccardo Pelliccetti

Riccardo Pelliccetti, triestino, è stato caporedattore e inviato speciale per 20 anni de Il Giornale, dopo aver lavorato per diversi quotidiani, periodici e riviste web, occupandosi di politica estera e difesa. Ma è tornato alla sua passione: l’economia. Ha pubblicato i libri “La via dell’esodo” (1997), “I nostri marò” (2013) e “Le verità negate” (2020).

Il tetto al prezzo del gas

Prima ancora che la Commissione Ue presentasse le sue misure contro il caro energia in conferenza stampa, la preannunciata introduzione di un price cap ha movimentato il mercato di Amsterdam, che ha visto precipitare le quotazioni del gas ai livelli di giugno.
«Dobbiamo domare la volatilità e gli aumenti estremi dei prezzi sul principale mercato del gas dell’Ue, il Ttf», ha detto Ursula von der Leyen, presentando le nuove misure sul caro energia. L’indice di Amsterdam, ha spiegato la leader dell’esecutivo Ue, «non riflette più realmente la vera situazione del mercato, quindi svilupperemo un indice complementare» proponendo, inoltre, un meccanismo di cap «per limitare i prezzi eccessivi del gas».

Von der Leyen ha parlato del modello iberico di price cap al gas, il quale fermando il prezzo dell’elettricità ha abbassato i costi energetici in Spagna e Portogallo. «Riteniamo quindi che meriti una sua introduzione a livello Ue. Merita un ulteriore approfondimento», ha aggiunto.

Le perplessità sul price cap

Germania e Paesi Bassi, però, non la vedono allo stesso modo e continuano «a esprimere perplessità» sul price cap dinamico e temporaneo, nonostante sia un nuovo meccanismo per superare proprio la loro contrarietà a un tetto generalizzato del prezzo del gas. Ma da Bruxelles fanno sapere che il piano della Commissione va valutato nel suo insieme perché ogni misura ha un effetto sull’altra. I commissari Ue hanno comunque approvato la proposta legislativa che, oltre al price cap dinamico contiene anche «l’acquisto congiunto di gas, la creazione di un nuovo parametro di riferimento per i prezzi del Gnl entro marzo 2023 e, nel breve termine, un meccanismo di correzione dei prezzi per stabilire un limite di prezzo dinamico per le transazioni sulla borsa del gas Ttf, e poi norme di solidarietà predefinite tra gli Stati membri in caso di carenza di approvvigionamento».

«Se le tendenze attuali persisteranno fino alla fine di quest’anno e continueremo ad agire, avremo ricevuto almeno 65 miliardi di metri cubi di gas da fornitori diversi dalla Russia e avremo risparmiato 50 miliardi di metri cubi di gas – ha detto Von der Leyen – Gli impianti di stoccaggio di gas in Europa sono al 92%. La quota russa del gas via gasdotto è scesa al 9%, i 2/3 delle forniture russe è stato tagliato. Grazie a tutto questo siamo preparati per affrontare l’inverno».

Le misure della Commissione

Le misure approvate dalla Commissione sbarcheranno al vertice dei 27 leader Ue del 20 e 21 ottobre. Poi toccherà ai ministri europei dell’Energia esprimersi sul pacchetto legislativo, approvato il quale potrà avere il via libera definitivo a novembre in una nuova riunione del Consiglio Affari Energia. Il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, nella lettera con cui ha invitato i leader Ue al vertice di domani ha esortato i Paesi membri a pensare all’interesse comune. «Il nostro incontro sarà l’occasione per esaminare ulteriori misure in grado di ridurre i prezzi – ha scritto Michel elencando le proposte della Commissione Ue -. Sono fiducioso che, nonostante i diversi vincoli nazionali, affronteremo il dibattito in modo costruttivo, tenendo conto del nostro urgente interesse collettivo». E un invito a maggiore solidarietà e unità europea è arrivato anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha sottolineato i gravi rischi che corrono imprese e famiglie. Mattarella si è augurato che dal Consiglio europeo arrivino soluzioni concrete.

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