L'Ue ora apre a Meloni: via libera alla seconda rata del Pnrr
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Europa Mar 27 settembre 2022

La Commissione europea apre a Meloni: via libera alla seconda rata del Pnrr

La Commissione europea è pronta a dare il via libera alla seconda rata di finanziamenti per l'Italia da 21 miliardi dal Recovery fund. La Commissione europea apre a Meloni: via libera alla seconda rata del Pnrr
Redazione Verità&Affari
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I finanziamenti del Pnrr all’Italia

La Commissione europea è pronta a dare il via libera alla seconda rata di finanziamenti per l’Italia da 21 miliardi dal Recovery fund. Da Bruxelles, fa sapere palazzo Chigi, sta per arrivare la valutazione preliminare positiva della richiesta avanzata a fine giugno, che certifica il raggiungimento dei 45 obiettivi del Pnrr per il primo semestre del 2022. La Commissione europea valuta attentamente la capacità del governo e delle amministrazioni centrali e locali di rispettare gli impegni presi sia in termini quantitativi (obiettivi) sia qualitativi (traguardi), evidenziando i passi significativi compiuti nell’attuazione del Pnrr.

In particolare – prosegue palazzo Chigi – entro il 30 giugno 2022 sono state realizzate importanti riforme come quella che introduce la nuova sanità territoriale, il completamento della riforma della pubblica amministrazione, le norme in materia di appalti pubblici e le riforme per il sistema dell’istruzione. Tra gli investimenti, sono stati assegnati i fondi per le riqualificazioni e valorizzazione dei territori, per il rilancio dei borghi e del patrimonio culturale tra cui parchi e giardini storici, per il miglioramento dell’efficienza energetica di cinema, teatri e musei. Altre risorse hanno supportato nuovi progetti di connessione digitale e nel campo della ricerca, per la strategia nazionale dell’economia circolare e per il programma nazionale per la gestione dei rifiuti, oltre a segnare passi avanti per la creazione di una filiera di produzione dell’idrogeno.

Dopo l’ufficializzazione della valutazione positiva preliminare da parte della Commissione europea, per l’esborso della seconda rata serviranno circa due mesi. È infatti necessario il via libera finale del Comitato economico e finanziario – il braccio tecnico del Consiglio dei ministri Ue delle Finanze (Ecofin) -, passaggio che richiede un massimo di quattro settimane. Entro circa un altro mese dal parere tecnico, Bruxelles erogherà all’Italia la rata di 21 miliardi di euro. 

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