La Bce segue i falchi: tassi su di 50 punti sia oggi sia a marzo V&A
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Europa Gio 02 febbraio 2023

La Bce segue i falchi: rialzo dei tassi di 50 punti oggi e a marzo

La Bce sceglie un doppio rialzo di 50 punti dei tassi d'interesse. Il tasso sui rifinanziamenti principali sale 3% La Bce segue i falchi: rialzo dei tassi di 50 punti oggi e a marzo
Redazione Verità&Affari
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La Bce e la sua presidente Christine Lagarde scelgono di seguire la via tracciata dai falchi. La Banca centrale europea ha annunciato di aver già deciso un rialzo di 50 punti base non solo oggi, ma molto probabilmente anche nel prossimo meeting di marzo. Non sono state ascoltate, quindi, le richieste delle colombe guidate dall’italiano Fabio Panetta di non determinare già ora la prossima mossa della Bce. La decisione, spiega nel comunicato l’istituto di Francoforte, è stata presa vista la pressione dell’inflazione.

Con il rialzo dei tassi di mezzo punto percentuale il tasso sui rifinanziamenti principali al 3%, quello sui depositi al 2,50%, e quello sui prestiti marginali al 3,25%. Le Borse europee arrotondano i rialzi dopo le decisioni di politica monetaria della Bce:  Madrid avanza dell’1,8%, Francoforte dell’1,6%, Milano dell’1,5%, Londra dello 0,8% e Parigi dello 0,6%. Volano i Btp, il cui rendimento crolla di 34 punti base, sotto il 4%, al 3,94%, mentre tutti i bond sovrani dell’Eurozona cedono oltre 20 punti base.

La decisione sul Qe

La Bce conferma anche, come comunicato a dicembre, che il portafoglio App (il programma di acquisti di titoli) calerà di 15 miliardi al mese dall’inizio di marzo alla fine di giugno 2023. Per la riduzione successiva, invece, per ora nessuna indicazione.  e la  Per quanto riguarda il programma di acquisti pandemico Pepp, invece, il Consiglio direttivo della Bce comunica di voler reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza almeno fino alla fine del 2024.

Le parole della Lagarde

In conferenza stampa la presidente Lagarde ha cercato di smorzare i toni del comunicato, che sembrava dare per già deciso un ulteriore rialzo di 50 punti base a marzo. Quella, ha spiegato Lagarde, è l’intenzione del Consiglio direttivo, ma non è una decisione scolpita nella pietra. Molto probabile che dopo marzo si assisterà ad altri rialzi dei tassi d’interesse da parte della Bce, ma “dovremo valutare” i dati economici.

Parlando della crescita economica dell’Eurozona Lagarde ha detto che “è rallentata notevolmente e ci aspettiamo resti debole nel breve termine”. La buona notizia, però, è che i rischi per lo scenario d’inflazione sono diventati “bilanciati”, al ribasso rispetto a dicembre quando la Bce li riteneva  “al rialzo”.

La presidente della Bce ha anche spiegato come una mano all’istituto di Francoforte a frenare il rialzo dei tassi d’interesse dovranno darlo i governi. Approfittando del rallentamento dell’inflazione, ha spiegato la Lagarde, gli interventi dei governi dovrebbero essere “mirati e incentivare a consumare meno energia”. E “ora che diventa meno acuta la crisi energetica, è importante cominciare e ridurre le misure” di sostegno, perché le misure che “non rispettano questi principi, creano pressioni sull’inflazione e questo richiede una risposta di politica monetaria più forte”.

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