La Germania apre al debito comune europeo, ma alle sue condizioni
Pare che la Germania abbia per un attimo smesso di pensare solo ai fatti suoi. E si concentri, finalmente, sull’Europa OLAF SCHOLZ CANCELLIERE TEDESCOLa Germania apre al debito comune europeo
Pare che la Germania abbia per un attimo smesso di pensare solo ai fatti suoi. E si concentri, finalmente, sull’Europa afflitta dalla crisi energetica. Sempre alle sue condizioni, però. Secondo Bloomberg, infatti, il governo di Olaf Scholz non esclude di aprire un nuovo fondo europeo comune, a patto che il finanziamento avvenga tramite prestiti e non con risorse a fondo perduto.
La reazione dei mercati all’apertura della Germania
Per ora è solo un’apertura ma si spera al via libera al fondo. Che dunque verrebbe finanziato da euro-bond comuni e servirebbe ai Paesi della Comunità per combattere il problema del gas. Le buone intenzioni teutoniche sarebbero state comunicate a margine del vertice Ue della scorsa settimana. Dove il messaggio di Scholz agli omologhi sarebbe stato un semplice “parliamone”. Ma è comunque bastato per dare la fiducia ai mercati e a far diminuire lo spread a quota 228,4.
Cosa ha in mente la Germania
In realtà il premier avrebbe voluto aspettare la visita elettorale in Bassa Sassonia del 9 ottobre per cominciare ad elaborare un piano anticrisi. Ma la paura di ripercussioni sul voto nel l’hanno fatto desistere. Ora che il suo uomo Stephan Weil ha avuto la meglio nell’elezione regionale non dovrebbero esserci troppi freni. Per ora non ci sono certezze. Ma è possibile che i tedeschi possano suggerire all’Europa una soluzione simile a quella che stanno per lanciare in patria. Quale? Proporre un tetto ai consumi entro il quale il prezzo del gas sarebbe sovvenzionato. Una soluzione gradita a Berlino sia per necessità green, sia per il fatto che non incide sul prezzo finale del gas. On questo mondo i fornitori non esiterebbero troppo a venderlo nel nostro Continente.