La Bce teme l'inflazione più della recessione, pronta alla stretta
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EuropaPrimo piano Ven 19 agosto 2022

La Bce teme l'inflazione più della recessione, pronta ad una nuova stretta

L’inflazione fa più paura della recessione alla Banca centrale europea. O almeno a Isabel Schnabel, membro falco del Comitato di Francoforte. La Bce teme l'inflazione più della recessione, pronta ad una nuova stretta
Alberto Mapelli
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Alberto Mapelli

Le preoccupazioni della Bce sull’inflazione

L’inflazione fa più paura della recessione alla Banca centrale europea. O almeno a Isabel Schnabel, membro falco del Comitato esecutivo di Francoforte, che – nella stessa giornata in cui vengono pubblicati i nuovi dati Eurostat in rialzo sul carovita di luglio – rilascia un’intervista a Reuters e pubblicata sul sito della Bce per dettare la linea in ottica della riunione di settembre, quando da Francoforte verrà deciso un nuovo rialzo dei tassi d’interesse. E tutto quello che ha detto ieri Schnabel fa pensare a un aumento sostanzioso del prezzo del denaro, forse ancora di 50 punti base. Intanto i dati di luglio ritoccano ancora verso l’alto l’asticella raggiunta dall’inflazione annuale in tutta Europa: 9,8% in Unione europea (in rialzo rispetto al 9,6% di giugno) e 8,9% nell’Eurozona (era 8,6% a giugno).

Guerra all’inflazione

Ma andiamo con ordine. In una lunga intervista concessa a Reuters Schnabel affronta i temi più caldi dell’economia europea. «A luglio abbiamo deciso di aumentare i tassi di 50 punti base perché eravamo preoccupati per le prospettive di inflazione, ma queste preoccupazioni non sono state alleviate. Non credo che questa prospettiva sia cambiata radicalmente», ha spiegato aprendo di fatto le porte a rialzi dei tassi sostanziosi anche a settembre. Pur ripetendo la linea ufficiale adottata dal board della Bce guidato da Christine Lagarde – ossia un approccio che rimanda le decisioni da riunione a riunione modulando le scelte in base ai dati più aggiornati – sembra evidente che almeno una parte del Comitato esecutivo stia spingendo per una linea aggressiva in contrasto all’inflazione.

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