Crisi energetica, la Libia spinge per nuovo gasdotto verso l'Italia
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Europa
Europa Mer 19 ottobre 2022

Guerra dell'energia, la Libia spinge per nuovo gasdotto verso l'Italia

Un nuovo gasdotto parallelo al Greenstream potrebbe essere esteso dalla Libia all'Italia entro quattro-sei mesi. Guerra dell'energia, la Libia spinge per nuovo gasdotto verso l'Italia
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Il nuovo gasdotto per l’Italia

Un nuovo gasdotto parallelo al Greenstream potrebbe essere esteso dalla Libia all’Italia entro quattro-sei mesi. Lo ha detto a “Bloomberg” il ministro del Petrolio e del gas del Governo di unità nazionale (Gun) della Libia, Mohammed Aoun, a margine della fiera “Africa Oil Week”. Secondo l’esponente dell’esecutivo di Tripoli, la Libia esporta in Italia circa 250-300 milioni di piedi cubi di gas al giorno (vale a dire 7-8 milioni di metri cubi).

Aoun ha poi accolto favorevolmente la decisione dell’Opec+ (alleanza che riunisce l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e dei produttori al di fuori del Cartello guidati dalla Russia) di tagliare la produzione di due milioni di barili al giorno a partire da novembre. “Riteniamo che questa decisione sia saggia, stabilizzerà il mercato e non sarà soggetta a forti aumenti e cali”, ha detto il ministro, secondo quanto riferisce il sito web d’informazione “Libya Observer”.

Il gas tramite Greenstream

Vale la pena ricordare che, in teoria, la Libia può esportare in Italia fino 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno tramite il Greenstream, il gasdotto che collega la Sicilia ai giacimenti gasiferi di Eni nel sud-ovest della Libia. Tuttavia, nel 2021 sono arrivati appena 3,23 miliardi di metri cubi di gas libico, in calo rispetto ai 4,46 miliardi di metri cubi dell’anno precedente. I dati operativi Snam sui flussi in arrivo al punto di ingresso siciliano di Gela nel 2022 sono incostanti: a volte arrivano 12 milioni di metri cubi, un altro giorno ne arrivano sei.

La Libia, in altre parole, ha un impatto attualmente marginale sulle quote di importazione di gas in Italia, nonostante una capacità di esportazione rilevante. Questo perché il gas che viene estratto nella Libia occidentale al confine con la Tunisia va per il 65 per cento alla rete nazionale libica e solo il restante 35 va nel Greenstream.

Secondo una stima di “Agenzia Nova”, la produzione complessiva di gas della Libia dovrebbe essere stata di 9,23 miliardi di metri cubi nel 2021, a fronte di un fabbisogno interno di 6 miliardi di metri cubi circa. Cifre che potrebbero effettivamente cambiare, ma solo con la scoperta di nuovi ingenti giacimenti di gas (a tal proposito, Eni sta portando avanti diverse esplorazioni sia onshore e offshore) e la costruzione di nuove centrali a ciclo combinato o grandi impianti da fonti rinnovabili di energia e in particolare solare, per cui è in pole position TotalEnergies. “Una nuovo gasdotto con l’Italia? Non avverrà. L’attuale produzione va quasi tutta consumata al livello domestico. Non ci sono le condizioni”, commenta a “Nova” una fonte aziendale qualificata.

Condividi articolo