I sauditi puntano su Mosca, 500 milioni sui giganti russi del petrolio
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Da non perdereEuropa Mer 17 agosto 2022

I sauditi puntano su Mosca, 500 milioni sui giganti russi del petrolio

I sauditi fanno promesse a Bidenma investono nei giganti russi del petrolio. La Kingdom Holding del principe Alwaleed punta 500 milioni. I sauditi puntano su Mosca, 500 milioni sui giganti russi del petrolio
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Gli investimenti dei sauditi

Un investimento da 500 milioni di dollari nelle tre più importanti società russe del settore del petrolio e gas a ridosso o immediatamente dopo l’invasione dell’Ucraina non sono un caso. Soprattutto se l’investimento arriva dalla Kingdom Holding del principe saudita Alwaleed bin Talal. Cugino di Mohamed bin Salman, nipote del «padre» dell’Arabia Saudita attuale, il principe Alwaleed è ben noto in Italia: è stato socio della Mediaset di Silvio Berlusconi dal 1995 al 2003.

In una rara disclosure dei propri investimenti pubblicata domenica scorsa, la Kingdom Holding ha reso noto di aver investito 365 milioni di dollari in Gazprom e 52 milioni di dollari in Rosneft nel febbraio scorso e altri 109 milioni in Lukoil tra febbraio e marzo. L’investimento in Gazprom e Rosneft è stato effettuato attraverso delle global depositary receipts (Gdr, certificati azionari emessi da banche d’investimento che consentono di investire in titoli di società estere in due o più mercati nei quali queste non sono quotate direttamente), mentre quello in Lukoil è stato realizzato tramite American depositary receipts (Adr, ancora certificati azionari ma esclusivamente per il mercato americano).

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