Gas, l'Ue punta a spremere le società energetiche per 140 miliardi
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EuropaPrimo piano Mer 14 settembre 2022

Gas, l'Ue ora punta a spremere le società energetiche per raccogliere 140 miliardi

Più di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire direttamente il colpo della crisi del gas. L'idea della Commissione europea Gas, l'Ue ora punta a spremere le società energetiche per raccogliere 140 miliardi
Redazione Verità&Affari
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La tassa sugli extraprofitti.

Più di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire direttamente il colpo della crisi del gas. Una frase che suona un po’ come uno slogan quella pronunciata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che punta a stringere le aziende produttrici di energia attraverso la tassa sugli extraprofitti. Soldi che serviranno a lenire gli effetti dell’emergenza energetica, che sta trascinando l’intera Europa in recessione.

La Commissione europea propone in definitiva un tetto ai fatturati delle compagnie che producono elettricità per convogliare le entrate in eccesso nei bilanci pubblici. Da cui poi potranno essere usati per tagli o misure di contenimento dei costi. “La nostra proposta – ha spiegato von der Leyen – raccoglierà più di 140 miliardi di euro a favore degli Stati membri“. Nelle intenzioni della Commissione il contributo manterrebbe gli incentivi agli investimenti per la transizione verde. Verrebbe riscosso dagli Stati membri sui profitti, che superano del 20 per cento la media dei profitti dei tre anni precedenti.

“Queste compagnie stanno realizzando fatturati che non avevano mai né previsto né sognato. Nelle nostre economie sociali di mercato i profitti sono una cosa buona”, ha proseguito la presidente. Secondo la misura, le entrate dovrebbero essere raccolte dagli Stati membri e reindirizzate ai consumatori di energia, in particolare alle famiglie più vulnerabili, alle imprese più colpite e alle industrie ad alta intensità energetica.

 
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