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FamigliePrimo piano Ven 09 settembre 2022

Carlo e Camilla ereditano un patrimonio di 90 miliardi di euro

La regina Elisabetta era probabilmente la donna più ricca al mondo. Così Carlo e Camilla ereditano un patrimonio di 90 miliardi di euro Carlo e Camilla ereditano un patrimonio di 90 miliardi di euro
Franco Bechis
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Franco Bechis

Con la morte di Elisabetta II il nuovo Re Carlo III, e la Regina consorte Camilla ereditano un patrimonio che Forbes ha stimato di 90 miliardi di euro netti.

La donna più ricca al mondo

Elisabetta II prima foto ufficiale

Elisabetta II era infatti la donna più ricca del mondo, anche se non si conoscono con esattezza tutti i suoi beni. I 90 miliardi stimatio dalla rivista americana però sono divisi fra i vari membri della famiglia reale, e si sono accumulati nei decenni grazie alle cospicue eredità lasciate ai Windsor dai vari lasciti testamentari degli antenati.

I testamenti segreti

Ogni lascito è avvolto da segretezza per almeno un secolo, e così è stato anche per il testamento di Filippo, il consorte di Elisabetta, che secondo alcune stime le avrebbe lasciato lasciato beni del valore approssimativo di 35 milioni di euro. A luglio scorso però The Guardian ha potuto consultare 33 testamenti su cui era da poco caduto il vincolo di segretezza.

La Regina al suo 70° di regno

Pur trattandosi di membri più laterali della famiglia reale, sono emersi lasciti alla corona per 215 milioni di euro, tutti nella disponibilità di Elisabetta. La Regina per altro aveva pure un appannaggio annuale pagatole dal parlamento britannico per svolgere il suo “lavoro” in tranquillità, che ora sarà nella disponibilità di Carlo e Camilla.

Lo stipendio di Carlo

Nel 2021 l’appannaggio ha superato per la prima volta il controvalore di 100 milioni di euro. Oltre allo stipendio alla Regina e quindi ora al Re con la sua consorte arrivava anche la “Privy Purse”, il reddito proveniente dalle proprietà del Ducato di Lancaster. Si tratta di quattro fondi, corrisposti sempre dal 1399: uno finanziario, uno agricolo, uno commerciale e uno residenziale.

Lancaster my love

Lancaster Castle

Sul sito stesso del Ducato è scritto: “Alla fine di marzo 2022, il Ducato di Lancaster aveva 652,8 milioni di sterline di attività nette (pari a 750 milioni di euro) sotto il suo controllo, con un surplus netto di 24,0 milioni di sterline. Si tratta di attività immobiliari e finanziarie. Le attività immobiliari possono essere suddivise a grandi linee in agricole, commerciali e residenziali e comprendono alcuni dei diritti storici del ducato sulla costa e sui minerali”.

La Crowne Estate

Al Windsor regnante vanno a vita anche i proventi del Crowne Estate, patrimonio immobiliare di proprietà diretta che è valutato secondo le ultime stime circa 15 miliardi di euro. Oltre a palazzi, castelli e abitazioni varie ci sono più di 100 mila ettari di proprietà anche coltivati. La rendita annuale del Crowne Estate ammonta a circa 500 milioni di euro, nella piena disponibilità di chi siede sul trono.

I gioielli della Corona

Alcuni gioielli della Corona

Fra i vari beni posseduti che non debbono essere divisi con altri rami della famiglia ci sono i gioielli della Corona, rigorosamente vigilati e protetti da sistemi di sicurezza sofisticati nella Jewel House all’interno della Torre di Londra costruita nel 1066 da re Guglielmo. Il loro valore di mercato è di difficile stima, ma sono valutati nel patrimonio comunque per una cifra non banale: 4,3 miliardi di euro.

Il castello di Balmoral

Fra i beni immobili di diretta proprietà c’è appunto anche il castello scozzese di Balmoral, dove ieri a 96 anni la Regina si è spenta. È la residenza estiva tradizionale dei sovrani ed è valutata circa 150 milioni di euro. Più del doppio dei 70 milioni di euro stimati per la residenza invernale di Sandringham, dove la famiglia reale è solita trascorrere le festività natalizie.

Carlo e Camilla in Scozia

Complessivamente quindi dai vari beni di proprietà il, nuovo re Carlo con la sua Camilla potrà contare su una liquidità annuale di circa 700 milioni di euro, che può essere ovviamente investita secondo le indicazioni del Re.

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