Luce e gas, come leggere la bolletta e scegliere la tariffa migliore
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AperturaFamiglie Dom 21 maggio 2023

Luce e gas, come leggere la bolletta e scegliere la tariffa migliore

Sono circa 5 milioni gli italiani che dovranno passare al mercato libero per l’elettricità entro il 10 gennaio. Luce e gas, come leggere la bolletta e scegliere la tariffa migliore
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Sono circa 5 milioni gli italiani, ricorda Facile.it, che dovranno passare al mercato libero per l’elettricità entro il 10 gennaio  prossimo ma, se non lo faranno in autonomia, la loro fornitura verrà assegnata d’ufficio e tramite asta ad un nuovo operatore. Queste dunque sono le regole definite dal Decreto Ministeriale appena entrato in vigore che sancisce i criteri e le modalità per il passaggio al mercato libero dei clienti domestici non vulnerabili. Certo le condizioni tariffarie a cui potranno accedere saranno definite per legge, ma se si vuole evitare di “finire all’asta”, la soluzione è di passare al mercato libero scegliendo in autonomia il fornitore da cui acquistare energia tra le offerte già disponibili.

A dire il vero anche ai clienti Enel con contratto in scadenza conviene rinnovare l’offerta scegliendo un altro operatore. La società elettrica infatti ha messo in campo una politica di marketing, che vede il rinnovo dei vecchi contratti con tariffe superiori rispetto a quelle che vengono proposte ai nuovi clienti. “Purtroppo – spiega Paolo Benazzi general manager di Sos tariffe e Segugio.it tra i maggiori siti di comparazione tariffaria in Italia – la bolletta elettrica o del gas è molto più complicata di una bolletta telefonica. E quindi il cliente potrebe accorgersi pagare molto solo dopo alcuni mesi”.

I gestori ne approfittano dunque?

“Non direi che ne approfittano ma semplicemente cercano una sana marginalità per la loro posizione, soprattutto dopo il 2022 che è stato per molti gestori un anno complicato. Le politiche di repricing non sono molto diverse da quanto non avvenga in altri settori, il problema di questo mercato è che capire quanto stiamo pagando è talmente complicato che queste tariffe non risultano sempre facilmente comprensibili per tutti i consumatori”.

Come mai serve così tanto tempo per cambiare operatore?

“Principalmente perché il gestore deve effettuare i calcoli sul consumo effettivo e pareggiare la nostra posizione debito/credito con un conguaglio. Con i contatori 2G  di ultima generazione abbiamo due vantaggi: il cliente potrà tenere sempre sotto controllo i suoi consumi e il cambio gestore potrà essere molto più veloce.”

La bolletta di luce e gas è complicata. Come si fa a trovare l’offerta migliore?

“Per una grossa parte è composta da tasse e altri oneri (come gli oneri di sistema) e da costi fissi per la gestione del contatore e trasporto dell’energia elettrica che vengono calcolati secondo parametri forniti da Arera, l’Autorità per l’energia, e che sono gli stessi per tutti i gestori. La parte confrontabile è composta dal costo dell’energia, e qui si può scegliere una tariffa fissa o variabile, chd segue l’andamento del PUN, cioè il prezzo nazionale all’ingrosso. Poi c’è una quota fissa annuale che, di fatto, è come se fosse un abbonamento ed è un importo che riconosciamo al nostro fornitore a prescindere da quanto consumiamo. Qui le cifre richieste sono molto diverse e vanno da 70 a 240 euro all’anno, ma ogni caso è a sé”.

Tra le tariffe selezionate da Sos Tariffe, come da tabella, sul fronte delle tariffe fisse per 12 mesi è buona quella di Octopus Energy che è un grande gruppo inglese, a 0,18 euro a Kw con canone annuo a 84 euro, ossia 7 euro al mese. Per il gas c’è Iren con tariffa fissa a 0,705 a metro cubo. Soprattutto nel caso del gas la tariffa variabile è molto più conveniente perché segue l’andamento del mercato. Da sottolineare che nelle tariffe variabili sia  per la luce sia per il gas, oltre al prezzo della materia prima, che è fissato da Arera, c’è un contributo al consumo. E anche questo è un punto da tenere sotto controllo perché è deciso dai gestori stessi. Solitamente se quello che possiamo chiamare canone è più alto, come nel caso di A2a che chiede per il gas 12,5 euro al mese, il contributo al consumo si azzera. Altrimenti negli altri casi è intorno allo 0,010-0,016 euro a Kw. Ma ovviamente è una voce da controllare con attenzione quando si sceglie una nuova offerta

 

 

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