L'inflazione nel carrello sfiora il 13%, volano i discount- V&A
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FamiglieIn evidenza Mer 11 gennaio 2023

L'inflazione reale nel carrello della spesa arriva fino al 13%, ecco perché

A novembre l'inflazione nel carrello della spesa sfiora il 13% tra costi più alti e minori volumi. E volano gli acquisti nei discount. L'inflazione reale nel carrello della spesa arriva fino al 13%, ecco perché
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

L’inflazione nel carrello della spesa sfiora il 13% a novembre

L’inflazione nel carrello della spesa è molto più alta di quella rilevata dall’Istat che si è attestata all’11,6%, il livello più elevato dal 1985. A evidenziarlo sono i dati resi noti oggi sulle vendite al dettaglio nel mese di novembre. Scorrendo i numeri, infatti, emerge che le vendite dei beni alimentari sono cresciute in valore del 6,6%, mentre sono diminuite in volume 6,3%.

Questo significa che le famiglie italiane da un lato hanno subito un nuovo rialzo dei prezzi dei beni di prima necessità (quelli incomprimibili), mentre dal lato degli acquisti hanno dovuto tirare la cinghia e tagliare le quantità per far quadrare i loro già magri bilanci. Un effetto combinato che a ridotto di quasi il 13% il potere d’acquisto degli italiani.

Volano gli acquisti di cibo low cost nei discount

Una doppia penalizzazione rilevata anche da Coldiretti che nella sua analisi rileva come il caro prezzi taglia del 6,3% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani. I cittadini sono però costretti a spendere comunque il 6,6% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica.

“La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che” sottolinea l’organizzazione agricola ” volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +10,3% nelle vendite in valore, il più elevato nel dettaglio. Il risultato dei discount” precisa Coldiretti “evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che hanno speso quasi 13 miliardi in più per acquistare cibi e bevande nel 2022”.

Tra le categorie di prodotti che hanno pesato di più sugli aumenti nel carrello ci sono, segnala l’organizzazione agricola, la verdura che precede sul podio “pane, pasta e riso” e poi “carne e salumi” mentre al quarto posto la frutta precede il pesce, poi “latte, formaggi e uova” e quindi “olio, burro e grassi”.

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