Aumentano le bollette della luce: quanto spenderanno le famiglie
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Famiglie Ven 30 settembre 2022

La bolletta della luce sale del 59%, ogni famiglia pagherà 1.322 euro in più

La bolletta della luce aumenterà del 59% nell’ultimo trimestre dell’anno. L’Arera, l’autorità del settore, aveva preparato il terreno. La bolletta della luce sale del 59%, ogni famiglia pagherà 1.322 euro in più Contatore e bollette
Alessandro Giorgiutti
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Alessandro Giorgiutti

Nato a Udine nel 1978, ha lavorato vari anni a Libero con una breve parentesi al Giornale.

Quanto aumenta la bolletta della luce

La bolletta della luce aumenterà del 59% nell’ultimo trimestre dell’anno. L’Arera, l’autorità del settore, aveva preparato il terreno nei giorni scorsi facendo filtrare la possibilità di rincari anche superiori al 100%, e in un comunicato ha precisato di aver «limitato l’aumento dei prezzi» con un «intervento straordinario» che ha «posticipato eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati». Il risultato è che una «famiglia-tipo» spenderà per l’elettricità circa 1.322 euro nel 2022, contro i 632 euro circa dell’anno precedente.

Questi aumenti si riferiscono a chi è nel mercato tutelato (circa sette milioni di utenze), mentre per chi ha aderito al mercato libero i rincari saranno probabilmente superiori, tanto che l’Arera ha comunicato di aver inviato una lettera a governo e Parlamento per chiedere, «viste le criticità del momento», il rinvio del passaggio obbligatorio di tutti i consumatori al mercato libero, previsto per gennaio sia per la fornitura della luce sia per quella del gas.

Quanto costeranno le bollette del gas

A proposito di gas, in base ai nuovi metodi di calcolo introdotti a luglio, i prezzi saranno aggiornati alla fine di ogni mese e pubblicati all’inizio di quello successivo: appuntamento, quindi, a novembre per conoscere gli aumenti di ottobre.

«L’eccezionalità della situazione, con un conflitto che rende incerte le forniture e continua a spingere in alto i prezzi, ha meritato un intervento altrettanto eccezionale, anche considerando che il Parlamento e il governo sono impegnati in una fase di transizione», ha detto il presidente di Arera, Stefano Besseghini. «Un raddoppio delle bollette avrebbe potuto spingere all’aumento della morosità, mettendo ulteriormente in difficoltà le famiglie e il sistema energetico». Fin dove avrebbero potuto schizzare gli aumenti lo si capisce se si considera che nel terzo trimestre dell’anno il prezzo nazionale unico dell’elettricità (Pun) «è pressoché raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2022 e quasi quadruplicato rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2021».

La spiegazione di Arera

L’Arera spiega questo andamento con le «condizioni di scarsità di offerta» di gas in Europa, «acuite dapprima dalla riduzione e poi – a partire dal 31 agosto – dalla completa sospensione dei flussi del gasdotto Nord Stream 1», che hanno spinto in alto i prezzi del gas. Ma l’agenzia di regolazione ricorda anche che, «accanto alla ridotta disponibilità di energia nucleare francese, la siccità, che ha caratterizzato i mesi primaverili e estivi, non solo si è tradotta in una minore produzione idroelettrica rispetto allo scorso anno ma ha altresì limitato la disponibilità produttiva di alcuni impianti a ciclo combinato ubicati nel bacino del Po, per i vincoli di raffreddamento associati alla riduzione della portata del fiume».

Il caro bollette è il primo scottante dossier che passerà nelle mani del nuovo governo. Ieri la Germania ha annunciato un maxi-piano da 200 miliardi per aiutare famiglie e imprese a far fronte ai rincari. Forse vedendovi il segnale di un definitivo “liberi tutti, ciascuno pensi a sé stesso”, che lascerebbe il nostro paese con armi spuntate, il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi ha invitato i partner europei a non dare all’emergenza risposte scoordinate: «Davanti alle minacce comuni dei nostri tempi, non possiamo dividerci a seconda dello spazio nei nostri bilanci nazionali. Nei prossimi Consigli europei dobbiamo mostrarci compatti, determinati, solidali – proprio come lo siamo stati nel sostenere l’Ucraina».

Cosa ne pensa la Meloni del gas

Concetti ribaditi quasi con le stesse parole, qualche ora più tardi, in una nota pubblicata da Giorgia Meloni: «Di fronte alla sfida epocale della crisi energetica serve una risposta immediata a livello europeo a tutela di imprese e famiglie. Nessuno Stato membro può offrire soluzioni efficaci e a lungo termine da solo in assenza di una strategia comune, neppure quelli che appaiono meno vulnerabili sul piano finanziario. Per questo l’auspicio è che nel Consiglio europeo sull’energia di domani, prevalgano buon senso e tempestività».

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