A2A punta su Edison, alleanza con Cdp per chiudere con i francesi
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FinanzaPrimo piano Lun 09 gennaio 2023

A2A punta su Edison, alleanza con Cdp per chiudere con i francesi

In A2A valuta la possibilità di acquisire Edison, controllata dalla multinazionale francese dell'energia Edf A2A punta su Edison, alleanza con Cdp per chiudere con i francesi
Redazione Verità&Affari
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A2A potrebbe acquisire Edison

Nonostante recenti smentite ufficiali, i rumors continuano. Entro giugno Edf, la multinazionale francese dell’energia, potrebbe mettere sul mercato la controllata italiana Edison. La decisione sembra inevitabile, visto che Edf sta completando la sua strada verso il controllo totale da parte dello Stato francese e ha necessità di finanziare il piano di manutenzione dei 56 reattori atomici esistenti, di cui 13 bloccati secondo quanto riferisce l’emittente televisiva “BfmTv”. 

Un piano che, comprendendo la costruzione di sei reattori Epr di nuova generazione, prevede una spesa di 52 miliardi. Una parte della copertura finanziaria potrebbe arrivare proprio dalla vendita di Edison, il cui valore dovrebbe oscillare tra i 7 e gli 8 miliardi. Un dossier ancora formalmente non aperto ma che prima o poi, dicono gli analisti, dovrebbe finire sul tavolo di alcune società potenzialmente interessate all’acquisto di Edison.

In A2A, la multiutility controllata al cinquanta per cento dai comuni di Brescia e Milano, la possibilità di acquisire Edison viene presa seriamente in considerazione anche se della questione non si è ancora discusso a livello di consiglio d’amministrazione. Ne ha parlato lo stesso ad, Renato Mazzoncini, in una recente intervista.

Il problema è il costo dell’operazione che, in termini di esborso, solo l’Eni ha la capacità di affrontare. Per A2A, come dicono alcuni suoi alti dirigenti, l’acquisizione di Edison dovrebbe forzatamente comportare una qualche alleanza. Nel momento in cui Edf ufficializzerà la vendita di Edison, in A2A si comincerà quindi a ragionare su chi potrebbe essere il socio con cui tentare l’acquisizione.

Il primo passaggio, fanno capire alcuni dirigenti della multiutility, sarà fatto per forza di cose con Cassa Depositi e Prestiti che potrebbe “mettere sul piatto” non un intervento diretto, ma piuttosto offrire la possibilità di un accordo con un fondo controllato dalla stessa Cdp.

Come per esempio F2i che, proprio in queste settimane, sta lavorando ad una holding delle partecipazioni nel settore dell’energia. È una strada che in A2A considerano percorribile a fronte di un’operazione finanziaria, l’acquisizione di Edison, considerata d’importanza strategica per l’azienda e per il Paese, ma certamente molto costosa.

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