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FinanzaPrimo piano Lun 13 febbraio 2023

Adani Group, il crollo non si ferma. E l'India teme il "contagio"

I titoli del gruppo hanno perso 120 miliardi di capitalizzazione. E Adani non è più l'uomo più ricco d'Asia Adani Group, il crollo non si ferma. E l'India teme il "contagio"
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Non si ferma il crollo di Adani Group. E l’India teme il contagio

Non si arresta la fuga degli investitori dai titoli quotati del gruppo Adani, malgrado i tentativi del conglomerato indiano di rassicurare gli investitori. Il gruppo, riferisce Bloomberg, avrebbe anche tagliato le stime di crescita dei ricavi e gli investimenti previsti. A oggi le sette società del gruppo quotate in India hanno perso complessivamente 120 miliardi di dollari di capitalizzazione. E il numero uno Gautam Adani ha perso il titolo di uomo più ricco dell’Asia. La settimana scorsa Adani Enterprises, la principale tra le società quotate del gruppo, ha annullato un aumento di capitale da 2,5 miliardi a causa delle condizioni del mercato.

Le accuse di Hindenburg

Le vendite sono state innescate da un report di Hindenburg Research, che ha accusato il gruppo di frode e falso in bilancio. Sulle accuse di Hindenburg e sulla cancellazione dell’aumento di capitale ha aperto un’indagine il Securities and Exchange Board of India (Sebi), l’autorità indiana di controllo dei mercati, che il prossimo 15 febbraio esporrà le prime risultanze al ministro dell’Economia. 

I timori delle autorità

Il crollo di Adani preoccupa le autorità anche per i possibili riflessi sulla credibilità della “Corporate India”, con il rischio di un effetto contagio sulla Borsa indiana. Ma la tensione resta alta anche a livello politico: Adani è ritenuto da sempre vicino al primo ministro indiano Modi e l’opposizione in Parlamento chiede una indagine indipendente sulle accuse mosse da Hindenburg.

Le rassicurazioni del gruppo

Un portavoce del gruppo intanto ha dichiarato a Reuters che i bilanci di ciascuna delle società quotate sono “in ottima salute” e che i piani di crescita sono pienamente finanziati. “Abbiamo fiducia nella capacità del nostro portafoglio (di controllate, ndr.) di continuare a remunerare gli azionisti”, ha detto il portavoce. Il gruppo ha anche smentito un lancio di Bloomberg, secondo il quale il gruppo avrebbe dimezzato i target di crescita dei ricavi e tagliato gli investimenti.

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