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Finanza Lun 23 gennaio 2023

Le rassicurazioni di Banca Intesa hanno rassicurato i mercati: il titolo risale quasi del 3%

Dopo l'allarme di Bloomberg sulla necessità di tagliare 20 miliardi di asset a rischio, gli analisti credono ai chiarimenti della banca Le rassicurazioni di Banca Intesa hanno rassicurato i mercati: il titolo risale quasi del 3% CARLO MESSINA CEO DI INTESA SANPAOLO
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Botta e risposta sulle dismissioni

Le rassicurazioni di Intesa hanno rassicurato i mercati. Si può spiegare così l’ottima performance – in una giornata da calma piatta – del titolo della banca milanese che guadagna il 2,73% a 2,24 euro. Tutto era successo nella giornata di venerdì dopo le indiscrezioni di Bloomberg secondo cui la banca starebbe lavorando per tagliare 20 miliardi di euro di RWA (risk-weighted asset) per rispettare le osservazioni della Bce su modelli di rating sul rischio, ritenuti inadeguati. L’istituto di credito aveva chiarito di essere in ottima salute patrimoniale e fornito rassicurazioni sul fatto che non sarebbe stata costretta a dismettere npl o altri attivi per rispettare i target dell’Eba.

In riferimento a questa situazione Intesa ha specificato che il Cet 1 fully loaded del gruppo «è atteso collocarsi al 31 dicembre 2022 nell’ordine del 13% e successivamente su livelli che rispettino ampiamente l’obiettivo superiore al 12% nell`orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 – Basilea 4. “Tale previsione – si leggeva nel comunicato – tiene conto di tutti gli impatti regolamentari previsti e dell’esecuzione del buyback per il restante ammontare di 1,7 miliardi di euro autorizzato dalla Bce, in merito alla quale il cda deciderà entro il 3 febbraio prossimo, e senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (Dta), di cui circa 35 nell’orizzonte del Piano di Impresa 2022-2025».

Così quasi tutti gli analisti si sono detti concordi nel sostenere che la banca completerà il programma di buyback autorizzato dalla Bce. Il commento di JP Morgan ha considerato esagerata la reazione del mercato venerdì ed è positivo sulla prospettiva del buyback. Kepler ha lazato il target price a 2,75 euro facendo notare che a novembre erano già state date delle indicazioni sulla capital optimization di fronte a cambiamenti regolatori e ha cambiato la prospettiva in positivo sul buyback. Da Intermonte il target price è stato alzato a 3 euro, meentre gli analisti di Citi si sono spinti a  confermare la positività su redditività, dividendi e buyback.

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