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ApprofondimentiFinanza Lun 30 gennaio 2023

Banche italiane, per Citi è "il momento migliore degli ultimi 15 anni". Unicredit e Intesa sugli scudi

Per Citi e Barclays le banche italiane sono tra le azioni da avere in portafoglio. E domani i conti di Unicredit che supera quota 16 euro Banche italiane, per Citi è "il momento migliore degli ultimi 15 anni". Unicredit e Intesa sugli scudi
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Banche italiane al top da 15 anni

È arrivato il  momento delle banche italiane. Il settore creditizio, infatti, è al centro dei commenti positivi di Citi e Barclays. Secondo Citi, i nostri istituti di credito sono nel loro momento migliore degli ultimi 15 anni perché gli utili sono in crescita grazie all’aumento dei tassi e quindi del margine d’interesse, Inoltre, il miglioramento della qualità degli asset consente di mitigare il peggioramento del quadro macroeconomico e poi la forte liquidità fa sì che si possano remunerare adeguatamente gli azionisti.

Intesa Sanpaolo è la top pick tra le banche italiane di Citi. Questo perché la sua redditività beneficerà dell’aumento dei tassi e degli interventi sull’efficienza e sul de-risking operati dal gruppo. Il TP è fissato a 2,65 euro. Citi conferma il Buy anche su Unicredit, definito “uno dei titoli preferiti in Italia” grazie alla resilienza mostrata pur in un contesto macroeconomico più impegnativo. Il TP è di 15,5 euro.

Barclays migliora la visione sui nostri istituti

Anche Barclays è molto positiva sul nostro credito. Gli analisti inglesi, in linea con quanto annunciato negli ultimi giorni da JPMorgan, Intermonte e SocGen, hanno migliorato la loro visione sui titoli bancari italiani. BPER Banca: il TP sale da 1,70 a 2,60 euro, giudizio equal weight; Banco BPM: il TP sale da 4,0 a 5,0  euro, giudizio overweight; Credem a 8,5 euro da 7,1  (equalweight): Intesa Sanpaolo: il TP sale da 2,50 a 2,90  euro, giudizio overweight; Mediobanca: il TP sale da 9,80 a 10 euro, giudizio equal weight; Unicredit: il TP sale da 13 a 17,40  euro, giudizio equal weight.

Barclays vede per le banche italiane un margine di interesse in crescita del 16% trimestre su trimestre grazie all’aumento dell’euribor (+129 basis points) e alle migliori dinamiche commerciali. Inoltre, la banca d’affari inglese stima un utile per azione 2022-2023 rivisto al rialzo del 6% e del 16% per riflettere gli ulteriori aumenti dei tassi nel quarto trimestre 2022 e nell’anno in corso. Si attende invece un ribasso del 3% a livello annuale del margine di interesse nel 2024.

GACS rinnovate per altri due anni

Tra gli elementi a favore degli istituti di credito italiani c’è anche il meccanismo GACS che dovrebbe essere rinnovato per altri due anni. Secondo quanto riportato da Reuters e Il Sole 24 Ore, le discussioni tra il governo e l’Unione europea per quanto riguarda il rinnovo del meccanismo di garanzia sulle sofferenze (GACS) sarebbero, infatti, in fase avanzata. La garanzia dovrebbe essere rinnovata per un periodo di 24 mesi con la possibilità di un’ulteriore estensione di 12 mesi, ma la percentuale garantita dovrebbe diminuire all’80% dall’attuale 100%.

Il meccanismo delle GACS è stato introdotto nel 2016 ed è scaduto lo scorso giugno. Secondo le ultime stime di Pwc, in Italia il meccanismo tra il 2016 e 2022 è stato utilizzato per un controvalore complessivo pari a 110 miliardi di euro. Le GACS sono uno strumento utile nel caso in cui dovessero incrementare le sofferenze nei prossimi trimestri in quanto la garanzia agevolerebbe la cessione di tali crediti.

Tutti positivi su Unicredit

Domani saranno resi noti i dati del quarto trimestre e dell’intero 2022 di Unicredit. Su cui gli analisti sono particolarmente positivi. Il titolo, infatti, è salito del 20% portandosi stamattina a 16,02 euro, livello migliore del febbraio 2022, prima che scoppiasse la guerra in Ucraina a seguito dell’invasione di Putin che ha fatto scivolare la banca a maggio a un minimo di 8,2 euro per il peso della banca controllata in Russia. Adesso, però, fin dove può salire? Gli analisti arrivano fino ad assegnare 19,5 euro di target price, ovvero il 20% i più rispetto al livello attuale.

Unicredit è top pick per Mediobanca

Tra i più positivi su Unicredit c’è Mediobanca Securities che lo colloca tra i suoi “top pick” non solo a Piazza Affari ma nel panorama europeo. Gli analisti di Piazzetta Cuccia ritengono che che il titolo toccherà diversi obiettivi importanti nel 2023.

Unicredit è una delle banche più generose con gli azionisti in Europa ed è in grado di «restituire circa il 20% della capitalizzazione di mercato nel biennio 2022-23 in un un mix fra dividendi pagati in contanti e riacquisti». Inoltre, la banca guidata da Andrea Orcel mostra «uno dei migliori coefficienti patrimoniali pari a oltre il 15% di Cet1 ratio tra le banche europee, con un possibile rialzo derivante da un’ulteriore ottimizzazione degli asset ponderati per il rischio (le Rwa) attraverso l’uso delle cartolarizzazioni sintetiche».

Il capitale forte può sostenere una redditività elevata o proteggere gli azionisti in caso di profonda recessione in Europa. Inoltre, con circa il 20% delle operazioni effettuate in Germania, la banca può beneficiare «direttamente dell’ombrello protettivo di oltre 200 miliardi di euro messo a disposizione dalla Germania per le imprese e le famiglie nel 2023 e nel 2024».

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