La Bce pronta all'aumento dell’1,25% fa accelerare la speculazione
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Finanza Ven 02 settembre 2022

La Bce pronta ad un aumento dell’1,25% fa accelerare la speculazione

La Bce pronta a un aumento dell’1,25% accelera la speculazione dei fondi contro l’euro. Doppio incremento dei tassi tra settembre e ottobre. La Bce pronta ad un aumento dell’1,25% fa accelerare la speculazione
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

La Bce pronta all’aumento dei tassi

Settembre si apre in rosso per i mercati. Come ricorda il Wall Street Journal, storicamente si tratta del peggior mese dell’anno. Tanto che secondo lo Stock Trader’s Almanac, riportato da Cnbc, si può parlare di «effetto settembre», sui listini. E’ il mese in cui gli investitori alleggeriscono le partecipazioni di rientro dalle ferie o in cui le famiglie hanno più bisogno di liquidità per le spese scolastiche.

Il risultato è un calo generalizzato dei prezzi. Piazza Affari cede l’1,19%, Parigi l’1,48%, Francoforte l’1,58%.  Ma il vero allarme ora riguarda i titoli di Stato dove si stanno vivendo momenti di di grande tensione. Anche più allarmanti di quanto accada sulle azioni considerando la vastità dei listini obbligazionari.

I rendimenti a 10 anni

Il rendimento del Treasury Note a dieci anni si è portato sui massimi degli ultimi due mesi e mezzo a 3,26%. Il Bund decennale è arrivato a 1,60%. A marzo aveva ancora rendimenti negativi. Agosto è stato uno dei mesi peggiori degli ultimi trent’anni e il peggio potrebbe ancora venire. Ed è anche per questo che lo spread si muove poco. Ieri, dopo una puntata a 242, è tornato indietro a 237.

Il Btp è arrivato a 3,91% e nel corso della seduta ha toccato il picco del 4%. Nelle sale operative le preoccupazioni stanno crescendo. Si parla con molta insistenza di un’offensiva su larga scala da parte degli hedge fund. Sul piatto pare che ci siano 400 miliardi da scommettere contro l’euro. Un’operazione che servirebbe a mettere alla prova le capacità di resistenza della Bce. Tanto più che, storicamente, operazioni di questo tipo si sono mostrate sempre molto lucrose per la speculazione.

«Spread in salita e tasso Btp che arriva al 4% non sono fatti contingenti, ma i rendimenti possono salire ancora» dice Andrea Braglia, ceo della Società di Consulenza Finanziaria Indipendente (Sfc) Aequilibrium, specializzata sugli investimenti alternativi. «Le banche centrali – aggiunge – in primis Bce e Fed hanno dichiarato di dover alzare i tassi di interesse molto di più di quello che era originariamente previsto. Per questo i titoli di stato europei, ma anche ad esempio quelli americani, reagiscono in maniera negativa aumentando gli spread».

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