La Borsa festeggia la rete unica e non capisce che l'inizio della fine di Telecom
Tim sale in Borsa, + 3,14% dopo la firma dell’atteso accordo con Cdp, aOpen Fiber, Kkr, Macquarie per la realizzazione della rete unica.
L’accordo per la rete unica tra Tim e Cdp
Tim sale in Borsa, + 3,14% dopo la firma dell’atteso accordo con Cdp, aOpen Fiber, Kkr, Macquarie per la realizzazione della rete unica. Che però non sarà più sua ma passerebbe, forse anche al 100%, agli altri firmatari con Cdp (che ha il 60% di Open Fiber) in maggioranza e i fondi Usa e australiano, che hanno rispettivamente il 37,5% di Fibercop, la rete secondaria di Tim e il 40% di Open Fiber pronti a fare la loro parte.
Insomma un’operazione del tutto diversa da quella che voleva fare l’ex-ad di Tim Luigi Gubitosi che aveva già firmato, nel 2020, un accordo con Cdp ma per diventare azionista di maggioranza della rete unica. In Europa, del resto, nessun gruppo tlc ex-monopolista si è privato della rete. che, come quella di Telecom, è stata costruita e finanziata, negli anni, dalle ricche bollette pagate degli utenti, ossia dagli italiani, quando era monopolista.
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