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FinanzaPrimo piano Sab 04 febbraio 2023

Castagna si scansa sul Monte e rassicura sugli stress test

L'ad di Banco Bpm: "Se Intesa è troppo grande, noi siamo troppo piccoli per acquisire il Monte dei Paschi di Siena" Castagna si scansa sul Monte e rassicura sugli stress test
Redazione Verità&Affari
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Castagna si scansa sul Monte 

“E noi siamo troppo piccoli per il Monte dei Paschi di Siena”. Con questa battuta l’amministratore delegato di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, risponde ai cronisti che a margine dei lavori del 29esimo Congresso Assiom Forex gli chiedono di una possibile operazione di aggregazione con l’istituto di credito toscano controllato oggi con il 64% delle azioni dal Tesoro. Il riferimento è alle parole del numero uno di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, che aveva escluso qualsiasi coinvolgimento del suo istituto con Siena perché ormai troppo grande per crescere ulteriormente in Italia.

Non è l’unico argomento affrontato da Castagna – da ricordare che in primavera è atteso dal rinnovo del consiglio di amministrazione- che ha risposto con un altra battuta a chi gli chiedeva del rapporto con il primo azionista francese, Credit Agricole che ha assicurato di non voler lanciare un’opa sull’ex Popolare. “Il primo round della bancassicurazione – ha evidenziato l’ad – si è già concluso (il riferimento è alla partnership strategica della durata di 20 anni nella Bancassurance ramo Danni-Protezione), quindi direi che penso che siano contenti dell’investimento”. Quanto alla decisione del socio francese di non presentare una propria lista per il cda per non creare divisioni, Castagna ha poi ribadito ridendo: “Non avevamo dubbi che fossero felici, hanno fatto un investimento fantastico”.

Alla prova degli stress test

Quindi la Banca Centrale Europea e l’apprensione per gli stress test più severi.  “Gli stress test saranno severi certo, ma siamo molto più preparati di prima visto che abbiamo fatto non solo quelli teorici ma anche quelli pratici, fortunatamente senza effetti negativi. Sui modelli è un continuo, noi li abbiamo rivisti da poco rispetto ad altri che magari li avevano rivisti molto tempo prima, però è un processo che prima o poi coinvolge tutti“. Secondo il manager il panorama delle banche è diminuito ed è molto più forte e più solido anche grazie al lavoro di pressing della Bce. “Ora – aggiunge – forse sarebbe il momento di avere un po’ più di possibilità per le banche di dare più finanza all’economia, più capacità di crescita e uscire un po’ da questa situazione del rigore a ogni costo”. 

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