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FinanzaPrimo piano Ven 02 dicembre 2022

De Agostini lancia l'Opa su Dea Capital a 1,50 euro: verso l'ennesimo delisting a Milano

Piazza Affari perderà presto un altro pezzo: De Agostini ha lanciato un'Opa volontaria a 1,50 euro su DeA Capital per delistarla De Agostini lancia l'Opa su Dea Capital a 1,50 euro: verso l'ennesimo delisting a Milano Marco Sala, ad di De Agostini DeA Capital
Redazione Verità&Affari
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De Agostini lancia l’Opa su Dea Capital

A Piazza Affari è in arrivo l’ennesimo delisting del 2022 dopo Exor e Tod’s. De Agostini ha infatti deciso di promuovere un’Offerta pubblica di acquisto (Opa) volontaria sulle azioni ordinarie di DeA Capital. Il prezzo proposto è di 1,50 euro “cum dividendo” (ossia comprese le cedole relative ad eventuali dividendi) per ciascuna azione. Il premio previsto è importante: 31,1% rispetto al prezzo rilevato ieri, 1 dicembre. De Agostini ha messo sul piatto, come esborso massimo, oltre 128 milioni di euro.

De Agostini attualmente controlla il 67,062% di Dea Capital. Ora punta al restante 32,156% del capitale per procedere al delisting tramite la società Nova. Dopo l’annuncio Dea Capital non ha fatto prezzo in Borsa e ha registrato un rialzo teorico del 29,2%. Solo dopo qualche minuto è entrato negli scambi con il valore del titolo che si sta appiattendo sul prezzo d’Opa.

Perché il delisting

DeA Capital è una piattaforma indipendente di Alternative asset management. Si tratta di una società leader in Italia per attività gestite, dal valore complessivo di circa 26,4 miliardi di euro. L’obiettivo dell’Opa su DeA Capital – ha spiegato De Agostini – è la revoca dalla quotazione su Euronext STAR Milan, per avere maggiore flessibilità gestionale e un risparmio di costi. I costi connessi alla quotazione “non appaiono giustificabili alla luce della scarsità dei volumi scambiati e della elevata volatilità del titolo”.

Nel corso del tempo DeA Capital ha modificato il proprio business: non più operatore diretto come investitore ma Alternative asset manager, ossia un gestore di fondi terzi. Un nuovo posizionamento che, per De Agostini, “si traduce in un modello di business molto meno capital intensive e quindi nel venir meno dell’esigenza di ricorrere anche al capitale di terzi per lo sviluppo del business stesso”. Da qui la decisione di lanciare l’Opa su DeA Capital e procedere al delisting.

 

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