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ApprofondimentiFinanza Mer 01 febbraio 2023

Ferrari ha finito la benzina e frena in Borsa aspettando i conti del 2022

Il titolo Ferrari resta cauto in attesa dei conti 2022. Per gli analisti il Cavallino è sempre rampante ma ha già corso tanto in Borsa Ferrari ha finito la benzina e frena in Borsa aspettando i conti del 2022 Una Ferrari Purosangue . Tutti i modelli della casa di Maranello fanno il pieno di ordini
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Ferrari frena in Borsa aspettando i conti del 2022

C’è attesa per i conti 2022 di Ferrari. Il Cavallino rampante presenterà domani i suoi numeri e gli analisti si aspettano una buona crescita di ricavi e margini, così come il 2023 dovrebbe essere ancora una volta caratterizzato da un robusto miglioramento dei volumi. Nell’attesa, il titolo invece di accelerare ha ingranato la retromarcia e negli ultimi giorni ha perso circa il 4%, galleggiando a quota 228 euro.

Da inizio anno, invece, l’andamento rimane positivo, comunque, con un sostanzioso +13% nel primo mese del 2023. Il problema, fanno notare gli addetti ai lavori, è che l’azione ha già accelerato molto e al Cavallino resta poca benzina che continuare a crescere nonostante lo scenario per quest’anno sia positivo.

Le previsioni di WebSim Intermonte

Gli analisti di WebSim Intermonte dicono di “apprezzare la società”, ma confermano “il rating underperform alla luce di una valutazione non attraente”, con target price ridotto da 202 a 183 euro. “Riteniamo che la storia sia ben compresa dal mercato, mentre le opportunità di revisione al rialzo delle stime in questo momento non ci sembrano elevate”, spiegano gli analisti. Per quanto riguarda i risultati attesi per domani, dalla sim si attendono “un trimestre positivo grazie a una robusta crescita dei volumi e l’effetto cambi”.

I ricavi del quarto trimestre sono attesi dalla sim milanese a quota 1,28 miliardi di euro, in rialzo del 9% mentre l’ebit adjusted previsto è di 299 milioni di euro in salita del 13%. L’utile per azione adjusted è visto a 5,17 euro per tutto l’anno e il free cash flow a 747 milioni di euro. “Ci aspettiamo un 2023 positivo soprattutto grazie all’effetto mix, una robusta crescita dei volumi e un effetto prezzi positivo e un effetto cambi neutrale”, mentre “il mix sarà sostenuto dal nuovo modello icona, la Daytona SP3, e dal Purosangue “che aiuterà anche la crescita dei volumi essendo un veicolo che allarga la gamma prodotti”.

Ferrari ha rialzato le stime sull’intero 2022

Già il terzo trimestre 2022 si era chiuso con risultati in aumento e per questo Ferrari aveva già rialzato le stime per l’intero 2022 grazie a un portafoglio ordini considerato “robusto” e a un’accoglienza “al di sopra di ogni aspettativa” del Suv Purosangue, la cui produzione resterà pari al 20% dei volumi totali con un obiettivo di 2.600 vetture l’anno.

Per questo la casa automobilistica di Maranello ai primi di novembre aveva rivisto al rialzo le stime per l’intero anno: con ricavi attesi a 5 miliardi di euro (da 4,9 miliardi), l’Ebitda adjusted a 1,73 miliardi (35% il margine), l’Ebit adjusted a 1,18 miliardi (24% margine), l’utile diluito per azione a 5 euro e il free cash flow industriale fino a 700 milioni.

Tutta la gamma del Cavallino rampante è sold out

“Gli ottimi risultati finanziari sono un’ulteriore prova della solidità del nostro business. Oggi continuiamo a gestire un portafoglio ordini straordinario: tutta la nostra gamma è sold out a eccezione di pochi modelli”, aveva spiegato l’amministratore delegato Benedetto Vigna, che si era detto anche “molto positivo” per il 2023.

A sostenere la crescita una produzione che procedeva senza intoppi: “Non abbiamo problemi di forniture”, aveva detto Vigna. Per quanto riguarda la Formula 1, dopo il passaggio di consegne come team principal tra Mattia Binotto e Frederic Vassuer, l’ad aveva sottolineato che “siamo tornati competitivi, ma non possiamo essere soddisfatti dei risultati. Ci prepariamo per il prossimo campionato”.

Jefferies fiduciosa, Credit Suisse entusiasta

Più fiduciosi gli analisti di Jefferies che hanno alzato il target price sul titolo Ferrari da 170 a 225 euro, confermando il rating “hold”. Gli esperti hanno aumentato le stime dell’utile per azione del 7% sul 2022 e del 3% sul 2023 alla luce di maggiori attese sui volumi e ricavi. “Ai multipli attuali”, concludono da Jefferies, il titolo “sembra prezzare anni stellari in perpetuo”.

Molto entusiasta della crescita Ferrari è anche Credit Suisse Group, che ha aumentato il suo obiettivo di prezzo per Ferrari da 285 a 290 dollari (il titolo è quotato anche al Nyse americano). Attualmente, il gruppo elvetico ha un rating su Ferrari di “outperform” e l’obiettivo di prezzo fissato dal Credit Suisse rappresenta un potenziale aumento del valore dell’investimento del 17%.

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