Il mistero dei fondi di Dubai che fanno soldi con le società decotte
Bracknor, Negma Group, Geca. Segnatevi questi nomi: hanno investito in società quotate in difficoltà, con promesse di rilancio.L’operazione dei fondi di Dubai
Bracknor, Negma Group, Geca. Segnatevi questi nomi: hanno investito in società quotate in difficoltà, con promesse di rilancio. I titoli hanno invece perso tra l’80% e il 99% del valore e loro forse ci hanno anche guadagnato. Non le hanno risanate ma non le hanno neppure spolpate: hanno guadagnato vendendo le azioni delle società interessate mentre il titolo crollava. A rendere il tutto ancora più intrigante, la circostanza che le società interessate dalle operazioni dei tre investitori sono spesso le stesse malgrado tra i tre soggetti non risultino formalmente collegamenti.
Bracknor e Negma sono fondi d’investimento basati a Dubai. O almeno così sembra. Il secondo, Negma, è probabilmente “erede” del primo, con il quale ha condiviso la sede e una serie di figure apicali. Negma è specializzato in investimenti in piccole società, quotate e non quotate, e attualmente avrebbe un portafoglio di partecipazioni di circa un miliardo di euro. Geca, che sta per Golden Eagle Capital Advisor, è invece un fondo di diritto americano fondato da un italiano, Maurizio Manzati, che è anche presidente e ad. Ex Unicredit e Carige, Manzati è anche presidente e amministratore delegato di Emintad, altra società d’investimento che ha sede anche questa a Dubai. Nel sito di Geca, si specifica che il gruppo opera attraverso «due diverse sedi: Dubai e New York».
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