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Finanza Mar 24 gennaio 2023

Gismondi 1754, fatturato in crescita del 44% a 14 milioni di euro

Il gruppo genovese dell'alta gioielleria Gismondi ha chiuso il 2022 con un fatturato in crescita del 44% a 14 milioni di euro Gismondi 1754, fatturato in crescita del 44% a 14 milioni di euro
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Fatturato in crescita del 44% a 14 milioni di euro

Gismondi 1754, società genovese attiva nella produzione di gioielli di altissima gamma e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il quarto trimestre 2022 con un fatturato gestionale consolidato pari a 4.394.597 euro (+10%). Alla crescita del venduto ha principalmente contribuito il canale wholesale Europa (+22%), mercato in cui è concentrato buona parte del business del brand.

Per l’intero 2022 la società ha generato ricavi complessivi pari a 14 milioni di euro, registrando un +44% rispetto all’anno precedente. La maggior spinta arriva dall’Europa (+57% rispetto al 2021) e dagli Usa (+82% rispetto al 2021). Unico canale che non registra variazione rispetto al 2021 è l’Wholesale Medio Oriente, mercato aperto più recentemente.

Per quanto riguarda le special sales – il “su misura” firmato Gismondi 1754 – l’anno 2022 si è chiuso con una crescita del +3%, registrando vendite per euro 4 milioni. Sostanzialmente in linea con l’anno precedente il canale retail che rappresenta un 22% dei ricavi, rispetto al 25% del 2021, e il canale franchising (Praga), che incide al 9% sui ricavi rispetto al 7% del 2021.

Gismondi si apre al Medio Oriente

“Il 2022 si chiude con una crescita straordinaria, per cui mi sento di ringraziare tutte le nostre persone che nel mondo rappresentano il nostro brand” ha commentato il ceo Massimo Gismondi. “Il mercato del lusso e dei gioielli sta registrando una grande crescita e, all’interno di questo trend, siamo consapevoli che le nostre potenzialità di sviluppo sono ancora molte. Anche a VicenzaOro, dove abbiamo lanciato due nuove collezioni, stiamo riscontrando molte soddisfazioni, in linea con gli ultimi anni che sono stati sempre prolifici per Gismondi 1754”.

“Il 2023 sarà un anno clou per il marchio, con l’avvio dell’espansione in Medio Oriente, grazie anche al recente accordo quinquennale di franchising per una serie di aperture, e il rafforzamento ulteriore in Europa, in Italia e negli Stati Uniti – ha aggiunto – per sostenere questa nuova fase di espansione, a breve arruoleremo anche nuovi manager con una grande esperienza nel settore del lusso”. Il titolo in Borsa perde il 3,47% a 6,95 euro.

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