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FinanzaPrimo piano Lun 05 dicembre 2022

I gestori del fondo Macquarie consigliano di investire sulle infrastrutture. Ecco perché non molleranno la preda Tim

I gestori del fondo Macquarie consigliano di investire sulle infrastrutture Macquarie punta sulle infrastrutture come settore in cui investire in tempi di inflazione galoppante. Non a caso il fondo   australiano è in prima linea sul dossier Tim  dopo che a giugno dell’anno scorso  ha acquisito l’88,06% di Aspi da Atlantia  e... I gestori del fondo Macquarie consigliano di investire sulle infrastrutture. Ecco perché non molleranno la preda Tim PER GOOGLE CLOUD EVENTO DI LANCIO DELLA CLOUD REGION DI MILANO E TORINO, STAND, TIM
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

I gestori del fondo Macquarie consigliano di investire sulle infrastrutture

Macquarie punta sulle infrastrutture come settore in cui investire in tempi di inflazione galoppante. Non a caso il fondo   australiano è in prima linea sul dossier Tim  dopo che a giugno dell’anno scorso  ha acquisito l’88,06% di Aspi da Atlantia  e due mesi dopo il 40% di Open Fiber da Enel.  Le ragioni di questa scelta sono spiegate da  Ben Way, capo  delle gestioni di Macquarie presentando l’Outlook 2023 con le previsioni dell’anno prossimo. “Nel 2022 le infrastrutture hanno guadagnato consensi tra le grandi istituzioni finanziarie grazie alla natura difensiva che ha protetto i loro flussi di cassa. In quello che si prevede sarà un contesto macroeconomico difficile e volatile nel 2023 è probabile che gli investitori continueranno  ad essere attratti da investimenti azionari difensivi, con rendimenti elevati e che offrano protezione dall’inflazione. Le infrastrutture hanno tutte queste caratteristiche”.

Secondo Macquarie Asset Management  l’inflazione, per quanto in discesa visto l’allentamento dei prezzi dell’energia  e l’indebolimento della domanda aggregata resterà alta e comunque al di sopra della soglia del 2% indicata dalle banche centrali.  Secondo Macquarie Asset Management gli Stati Uniti entreranno in recessione nel primo semestre.  Regno Unito ed Europa poco dopo. Tuttavia sarà un rallentamento di breve durata considerando che  la ripresa è attesa già verso  fine anno. La sicurezza energetica, aggiunge lo studio,  resterà la sfida più grande nonostante gli interventi dei governi su stoccaggi e tetto ai prezzi. In questa situazione, così complicata, c’è un risvolto della medaglia. Le tensioni, di questi mesi,  renderanno più rapida la transizione verso un sistema energetico a basse emissioni di carbonio.

Mercati azionari globali: a metà tra ottimismo e cautela

Macquarie Asset Management mantiene cautela nei confronti dei titoli azionari a causa del prevedibile calo degli utili. I listini sono visti in ribasso  a causa della recessione. Secondo Ben Way e il suo  team le scommesse da giocare  sono legate  allo stop  globalizzazione e il ritorno a casa delle attività che erano state delocalizzate.  Significa puntare sulle società di  costruzione e ingegneria, le ferrovie e le aziende di beni voluttuari (ristorazione, abbigliamento, viaggi, turismo ecc). I rendimenti obbligazionari sono aumentati notevolmente nel 2022. Tuttavia, secondo Macquarie Asset Management, è giustificata una posizione difensiva, dato il potenziale di recessione e inflazione che potrebbe compromettere il brillante inizio del 2023.

 

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