Il 2023 delle banche - Banco Bpm, il rinnovo del cda e il risiko
L'ad di Bpm Castagna festeggia risultati migliori rispetto alle previsioni del piano. La sfida della crescita per non diventare preda.Il 2023 di Banco Bpm
“Ci aspetta ancora un anno di impegno, ma partiamo con il vento in poppa, grazie all’ausilio di risultati che stanno andando ben oltre le aspettative”. Con queste parole l’ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, ha salutato i dipendenti del gruppo e fatto gli auguri per il 2023.
L’accordo con i francesi
Prima di Natale, un tassello importante della strategia di Castagna è andato a posto: la cessione del 65% delle attività di bancassicurazione nel settore danni a Credit Agricole. La salita nel capitale del Banco da parte della banca francese aveva fatto temere il peggio. una scalata ostile per mano francese su piazza Meda. La Banque verte, dal canto suo, ha sempre smentito, assicurando di essere interessata solo alle partnership assicurative. L’accordo firmato il 23 dicembre va appunto in questa direzione ed è arrivato a sorpresa, dopo che Castagna aveva detto nei mesi scorsi di avere in corso “valutazioni” sul da farsi con le assicurazioni.
“Oltre le attese”
“Il nostro piano industriale 2021-2024 è già quasi un anno avanti rispetto alle aspettative che noi stessi avevamo, in un contesto non facile che ci spinge a guardare anche al 2023 con grande prudenza, ma anche con grande entusiasmo”, ha aggiunto Castagna. “Sapevamo quello che stavamo facendo ed eravamo convinti e sicuri che saremmo arrivati ad ottenere ottimi risultati, ma la considerazione che stiamo ottenendo da tutti i nostri stakeholder, dagli analisti, dai clienti, dagli investitori, va oltre le più rosee attese”, ha spiegato ancora il manager.
Il rinnovo del consiglio
Il prossimo ostacolo per Castagna è il rinnovo del cda, previsto per la primavera prossima. Al momento, la sua posizione non è in discussione. In caso di rinnovo, lo aspetta però di nuovo il tema della crescita dimensionale. Banco Bpm è ormai il terzo gruppo bancario, con un grande distacco rispetto alle big Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Bpm al bivio: predatore o preda
Tirato più volte per la giacchetta del risiko su Mps, Castagna ha sempre detto di non essere interessato. Anche se il dossier è stato studiato, su input del Tesoro, in almeno un paio di occasioni in anni recenti. Le possibili prede per una crescita importante sono ormai poche. E la dimensione attuale non tutela Castagna dal diventare una preda, ad esempio di Unicredit. Salvo ripensamenti sul dossier Mps, il manager dovrà studiare attentamente le prossime mosse.
Nell’attesa, l’enfasi sui risultati del piano sembra un messaggio agli azionisti che dovranno votare la sua riconferma.