Nuova Ipo di Ferretti all'assemblea di metà gennaio - V&A
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FinanzaPrimo piano Mar 06 dicembre 2022

Nuova Ipo di Ferretti all'assemblea di metà gennaio

Nuova quotazione di Ferretti Group sul tavolo dell'assemblea straordinaria di metà gennaio. Debutto in Borsa per la primavera 2023 Nuova Ipo di Ferretti all'assemblea di metà gennaio
Giuliano Longo
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Giuliano Longo

Ipotesi dual listing a Hong Kong, ma anche Milano e Londra sul tavolo 

Una nuova quotazione di Ferretti Group arriverà sul tavolo dell’assemblea straordinaria degli azionisti prevista a metà gennaio. Il debutto bis in Borsa è stimato nella primavera 2023. In pole position ci sarebbe Milano, ma come seconda piazza dopo Hong kong, dove il gruppo leader nella progettazione, costruzione e vendita di yacht a motore e da diporto di lusso si è quotato già lo scorso marzo, riporta MF-Dowjones. Il dual listing non è però ancora certo e sul tavolo c’è anche Londra, benchè il management tifi per Piazza Affari. E’ l’Italia, infatti, il paese della grande cultura della nautica, della cantieristica e della manifattura del settore e qui Ferretti potrebbe competere ad armi pari con altre realtá del settore, quotate a loro volta, come San Lorenzo, e con altre in odore di Ipo. Il settore infatti è in salute, motivo in piú per rimanere dove l’azienda romagnola ha messo radici e sviluppato la sua progettazione e il suo design. A decidere, alla fine, saranno i soci che si riuniranno dopo le feste natalizie. Allo stesso tempo, la societá sta costantemente valutando potenziali opportunitá strategiche.

In pista Unicredit, Jp Morgan e Goldman Sachs

A supportare la concretezza dell’Ipo c’è la nomina del pool di banche – Unicredit, Jp Morgan e Goldman Sachs – per esplorare il potenziale interesse degli investitori e, qualora ci fossero le condizioni, per seguire l’operazione. Al netto di questa operazione, Ferretti ha di recente ribadito che, grazie al suo elevato potenziale, l’Asia rimane un mercato strategico e core per la societá, in grado di contribuire alla sua mission strategica di offrire prodotti di lusso 100% Made in Italy in tutto il mondo. Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi con ricavi in crescita a doppia cifra (780 milioni, +16,5%), un utile netto di 47,4 milioni e un portafoglio ordini di oltre 1,38 miliardi. La posizione finanziaria netta è positiva per 393 milioni. I risultati finanziari sono in linea con la dinamica dell’anno scorso e i principali indicatori di performance confermano l’aspettativa di una significativa crescita anche per i prossimi trimestri. Alcuni grandi azionisti sarebbero perciò pronti a supportare la quotazione a Milano. 

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