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FinanzaIn evidenza Ven 16 dicembre 2022

Mercati, le banche centrali mettono in fuga gli investitori

Mercati mondiali in ribasso. Le decisioni delle banche centrali mettono in fuga gli investitori. Bene Azimut e Leonardo Mercati, le banche centrali mettono in fuga gli investitori ESTERNO PALAZZO MEZZANOTTE BORSA ITALIANA MILANO PIAZZA AFFARI
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Le banche centrali mettono in freno ai mercati

Christine Lagarde e le banche centrali mettono in fuga gli investitori. Il tentativo di rimbalzo dei mercati di questa mattina si è dimostrato un fuoco di paglia. Milano ha limitato i danni  allo 0,16%, grazie al sostegno dei titoli bancari che nell’indice hanno un peso molto rilevante. A trainare la ripresa la notizia che gli istituti di credito hanno superato brillantemente gli esami patrimoniali della Bce. Soprattutto Intesa Sanpaolo che ha guadagnato il 3,2%. Molto ben tenute Fineco (+2,47%)  e Unicredit (+1,77%) che insieme ad Azimut (+6%) hanno dato vita al polo italiano del risparmio gestito. Lo spread  è peggiorato a 213 punti dopo aver toccato la soglia record di 220 punti Il rendimento dei decennali è salito al 4,28%, dal 4,15% del giorno prima. La peggiore in Europa è stata Londra che arretra dell’1,27% a 7.332 punti, seguita da Parigi -1,08% a 6.452 punti e Francoforte -0,67% a 13.889 punti.

L’economia mondiale è in rallentamento

Per il momento il Toro sembra avere perso ogni speranza sui mercati. A fermarlo  il rallentamento dell’economia, i messaggi intransigenti contro l’inflazione di Fed e Bce e le scadenze tecniche . Del resto i segnali che arrivano dall’economia non promettono niente di buono per l’inizio del 2023. In Europa l’attività manifatturiera a dicembre rimane in contrazione, mentre Eurostat ha rivisto al rialzo, al 10,1%, la stima dell’inflazione di novembre. Se la Lagarde non cambia direzione in tempi brevi  rischia di mandare l’Europa in recessione con tutto il carico di disoccupati e rischi sociali.

Scende Wall Street e peggiora il quadro economico negli Stati Uniti. L’indice PMI Manifatturiero di S&P Global scende in dicembre a 44,4 punti da 46,3 di novembre. Il consensus era 46,5. Ha deluso anche il PMI Servizi, sceso a 44,6 punti da 46,4. Entrambi i dati sono sotto le attese. Il raffreddamento del quadro macro non dovrebbe essere una buona notizia per le borse, ma in questo contesto i segnali di arrivo della recessione sono elementi potenzialmente positivi perché danno meno argomenti a quanti sia a Francoforte che a Washington sostengono  le ragioni del rialzo dei tassi. Il portoghese Mario Centeno, membro del consiglio Bce, è stato perentorio: le probabilità che la Banca centrale europea torni ad aumentare i tassi di interesse di 75 punti base è ora “molto bassa.

 

La giornata dei caldissimi sul mercato

Stamattina avevamo segnalato

LEONARDO

Il titolo potrebbe beneficiare della legge del Senato che prevede spese per la Difesa nel 2023 a 858 miliardi di dollari, con un aumento del 10% rispetto al 2022. Il titolo ha chiuso in guadagno dello 0,36%.

 

 

ENERGIA

Petrolio

Brent e WTI  accelerano in calo del -2,50%. +4% la settimana.

Gas

USA -10%, Europa -8% a 123 euro per mwh. L’accordo sul tetto al prezzo del gas sarebbe vicino. Sono stati i capi di governo  al termine degli incontri di giovedì sera a  dirsi  ottimisti. “Sono fiduciosa che lunedì  il Consiglio Energia raggiungerà un accordo”, ha dichiarato Ursula von der Leyen.

 

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