Perchè Mps crolla in Borsa dopo l'aumento di capitale e cosa fare
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Finanza Lun 17 ottobre 2022

Perchè Mps crolla in Borsa dopo l'aumento di capitale e cosa fare

La Consob chiede a Mps di diffondere una serie di chiarimenti sull’aumento di capitale della banca da 2,5 miliardi che parte. Perchè Mps crolla in Borsa dopo l'aumento di capitale e cosa fare
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

L’andamento delle azioni Mps

La Consob chiede a Mps di diffondere una serie di chiarimenti sull’aumento di capitale della banca da 2,5 miliardi che parte lunedì. Nel giorno dell’approvazione del prospetto, la banca ha diffuso su richiesta della Commissione – nel comunicato che annuncia la pubblicazione del prospetto – una serie di informazioni relative agli impegni di sottoscrizione da parte degli investitori e ai rischi segnalati dalla Bce sull’aumento. Dopo settimane di indiscrezioni, comprese quelle che hanno coinvolto altre società quotate come Anima, è la prima richiesta della Consob alla banca di diffondere informazioni al mercato.

Mps in Borsa

Il titolo intanto è crollato in Borsa. È l’effetto, spiega un operatore, del prezzo fissato a due euro per le nuove azioni che porta i vecchi titoli ad allinearsi. Rallenta la corsa dei bond subordinati – a rischio azzeramento in caso di bail-in -, che dopo l’annuncio del via all’aumento erano schizzati di 20 punti base. Tra i detentori dei subordinati ci sono alcuni dei fondi che investiranno nell’aumento, come Allianz-Pimco (esposte per circa 400 milioni), Bluebay, AcomeA.

Per quanto riguarda i rilievi della Bce, nel prospetto si sottolinea che «nel contesto della Draft Srep Decision 2022, la Bce ha osservato come l’aumento di capitale sia soggetto ad un elevato rischio di esecuzione, in relazione alla ridotta capitalizzazione della banca e alla delicata congiuntura macroeconomica domestica e internazionale».

Nella stessa decisione, «la Bce sottolinea l’alto rischio di esecuzione  dell’aumento di capitale e la distanza che rimarrebbe, a fine 2024, fra il Tier 1 Ratio del gruppo e quello dei suoi peers, poiché sulla base del piano il Tier 1 ratio di Gruppo aumenterebbe fino al 14,2%1 a fine 2024, posizionandosi comunque per circa 70 punti base al di sotto del livello medio delle banche significative europee e di circa 150 punti base al di sotto dell’attuale media delle banche significative italiane. Il persistere di tale gap, nel lungo periodo, potrebbe rappresentare un possibile ostacolo a future operazioni di fusione con un partner industriale. Inoltre – prosegue la Bce -, in caso di mancata esecuzione dell’Aumento di Capitale, Mps rimarrebbe estremamente vulnerabile a ogni possibile evoluzione negativa dello scenario».

A ridurre marginalmente il Tier 1 anche le spese per l’aumento: 132 milioni in totale, di cui 125 milioni per le commissioni delle banche e di Algebris, che partecipa come sub-underwriter. Sul totale garantito, pari a 857 milioni di euro, le commissioni rappresentano quasi il 14,5%, mentre sono pari al 5% del totale dell’aumento. L’impatto sul Tier 1 di queste spese è pari a 15 punti base.

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