Nike alza le stime di fatturato e vola a Wall Street
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Finanza Mer 21 dicembre 2022

Nike alza le stime sul fatturato e vola a Wall Street

Il gruppo di abbigliamento sportivo Nike ha alzato le stime di fatturato annuale. E il titolo vola a Wall Street Nike alza le stime sul fatturato e vola a Wall Street NIKE NEGOZI STORE BRAND PRODOTTI LOGO
Giuliano Longo
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Giuliano Longo

Nike alza le stime di fatturato

Nike alza le stime e supera i problemi del picco delle scorte in magazzino. La multinazionale dello Swoosh ha visto al rialzo le previsioni di fatturato e ha fatto sapere che le difficoltà di inventario stanno diminuendo, segno che gli sforzi nell’utilizzare gli sconti per eliminare la merce in eccesso aiutano. L’azienda ha dichiarato che i ricavi del secondo trimestre sono aumentati del 17% rispetto a un anno fa mentre i profitti sono rimasti pressoché invariati; un risultato migliore del previsto rispetto alle stime degli analisti che ha contribuito a far salire le azioni di oltre l’11% nelle contrattazioni after-hours.

“Riteniamo che il picco delle scorte sia ormai alle spalle e che le azioni intraprese sul mercato stiano funzionando”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Nike John Donahoe nel corso di una conference call con gli analisti. I dirigenti hanno comunicato che Nike si aspetta ora che il fatturato dell’intero anno cresca di una percentuale nell’ordine di oltre il 10%, escludendo le fluttuazioni valutarie, in aumento rispetto alla previsione di settembre.

Ridotti i livelli delle scorte

Nike ha ridotto i livelli delle scorte rispetto al primo trimestre, ma questi rimangono tuttavia elevati: 9,3 miliardi di dollari nel trimestre conclusosi il 30 novembre, con un aumento del 43% rispetto all’anno precedente. Il responsabile finanziario Matthew Friend ha detto che i confronti tra le scorte sono stati falsati dalla chiusura degli stabilimenti in Vietnam dello scorso anno e che i livelli registrati nell’ultimo trimestre sono in linea con i piani stabiliti dall’azienda tre mesi fa. “Considerando che i tempi di transito continuano a migliorare, uno degli aspetti che ci dà maggiore fiducia è un flusso di forniture più prevedibile con tempi di consegna normali”, ha dichiarato Friend.

Negli ultimi due anni, i problemi della catena di approvvigionamento hanno frenato la crescita di Nike, che ha dovuto far fronte alla mancanza di scorte a causa delle chiusure di Covid e degli stabilimenti in Vietnam e in Cina. L’azienda ha quindi cercato di aumentare gli ordini sia per soddisfare la domanda dei consumatori sia per superare i vincoli di transito. Wells Fargo, Telsey Advisory, Ubs, Credit Suisse, Morgan Stanley e Goldman Sachs hanno confermato i loro rating, alzando i rispettivi target price, mentre Wall Street ha aperto in rialzo sostenuta proprio da Nike e FedEx.

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