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FinanzaIn evidenza Ven 28 aprile 2023

I bancari affondano Piazza Affari, risale lo spread

Proseguono le tensioni sui titoli di Stato italiani, il rialzo dello spread spinge le vendite sui titoli del credito. Enel in rialzo I bancari affondano Piazza Affari, risale lo spread
Redazione Verità&Affari
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Piazza Affari affondata dai bancari

Accelera al ribasso la Borsa di Milano in mattinata, malgrado il dato sul pil italiano del primo trimestre migliore delle attese. Dopo un’apertura positiva l’indice Ftse Mib ha girato in negativo e alle 10.45 segna un calo dell’1,33%. Ribassi meno consistenti per le altre piazze europee dopo gli acquisti visti nella prima parte della seduta. Parigi cede lo 0,7% mentre il Dax tedesco conquista è in calo dello 0,6%.

Bancari in calo, sale lo spread

Ad affondare Milano sono ancora i titoli bancari. Bper Banca, Mps e Banco Bpm guidano i ribassi con cali intorno ai 4,5 punti percentuali. Cede il 3,96% anche Unicredit. Negli altri settori resta positiva Enel (+0,3%) dopo che il proxy advisor Glass Lewis ha raccomandato di votare per Mazzucchelli alla presidenza. 

A pesare sul comparto del credito sono soprattutto le tensioni sui titoli di Stato italiani. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi sale a 191 punti base. Oggi è previsto un incontro dell’Eurogruppo, mentre in serata uscirà il giudizio sull’Italia dell’agenzia di rating Dbrs.

Pil Italiano migliore delle attese

Particolarmente generosa di spunti l’agenda macro, in cui come spesso avviene le anticipazioni sulla crescita italiana del primo trimestre vengono diffuse poco prima di quelle relative alla zona euro, agevolando un immediato confronto. Nel primo trimestre del 2023 l’Istat stima che il prodotto interno lordo (Pil) sia aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto dell’1,8% in termini tendenziali. 

Superate le stime

Il dato è nettamente migliore delle attese. Le previsioni erano di un’espansione trimestrale di 0,2% con un dato tendenziale all’1,4%, dopo la frenata congiunturale di 0,1% e la crescita tendenziale di 1,8% con cui si è chiuso il 2022. Nell’audizione sul documento di politica economica e nell’ultimo bollettino economico Banca d’Italia ipotizzava per il primo trimestre una modesta crescita di Pil, sostenuta dal settore manifatturiero. Un’ora dopo Istat spetta a Eurostat pubblicare la prima lettura dello stesso dato a livello di zona euro, e il consensus raccolto da Reuters scommette su un andamento identico a quello italiano, vale a dire una crescita di 0,2% su trimestre e 1,4% su anno dopo la variazione congiunturale nulla e la crescita tendenziale di 1,8% del quarto trimestre.

Wall Street ha chiuso la miglior seduta dell’anno

Seduta baldanzosa a Wall Street, sostenuta non tanto dai dati macro quanto dal tono positivo delle trimestrali. Il Nasdaq (+2,43% a 12.142) ha chiuso la miglior seduta da un mese. S&P500 +2% a 4.135. Meglio di tutti l’indice FANG Plus, che raggruppa i dieci migliori Tech Usa, in rialzo del +3,80% a 6.089 punti.

Dal punto di vista grafico è successo questo: i tre indici hanno violato le rispettive soglie chiave a 12mila, 4mila, 6mila punti, ma per fornire nuove indicazioni di spinta devono rompere rispettivamente 4.200, 12.300, 6.200 punti. Per cui ci troviamo a metà del guado. Da monitorare.

Sul resto dei listini principali c’è poco o nulla da segnalare, mentre le novità più importanti potrebbero giungere dal Gas Naturale UE con la quarta settimana negativa di seguito e il prezzo sui minimi da 14 mesi.

 

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