Putin ferma la vendita degli asset, stop anche per Enel e Unicredit
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FinanzaIn evidenza Mer 10 agosto 2022

Putin ferma la vendita degli asset stranieri, stop anche per Enel e Unicredit

Il presidente Vladimir Putin ha vietato alle società di vendere fino alla fine dell'anno quote di banche e asset energetici. Putin ferma la vendita degli asset stranieri, stop anche per Enel e Unicredit VLADIMIR PUTIN
Redazione Verità&Affari
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Putin ferma la vendita

La Russia prova a passare al contrattacco sulle sanzioni ai Paesi europei e occidentali. Il presidente Vladimir Putin ha vietato alle società dei cosiddetti «Paesi ostili» di vendere fino alla fine dell’anno quote di banche e asset energetici considerati strategici. Per farlo ha firmato un decreto che istituisce il divieto con effetto immediato agli investitori dei Paesi che hanno sostenuto le sanzioni di vendere le proprie controllate in accordi di co-produzione. Per quanto riguarda l’Italia a farne le spese sono, ad esempio, Enel e Unicredit, ancora alle prese con il rebus per trovare la soluzione migliore per uscire da Mosca. Un problema che ora è rimandato.

I casi Enel e Unicredit

Proprio Enel viene utilizzata come esempio dalla stampa russa. Secondo quanto riportato dal quotidiano Kommersant, infatti, ad essere temporaneamente congelata sarebbe innanzitutto l’uscita degli azionisti stranieri dall’industria energetica. In particolare il riferimento viene fatto all’accordo già annunciato da Enel per cedere la sua partecipazione del 56,43% in Enel Russia (che possiede tre centrali da 5,6 GW e due parchi eolici) a Lukoil e al fondo Gazprombank-Frezia.

Si tratta però, per il momento, di un’indiscrezione di stampa. La decisione, infatti, non è ancora ufficiale perché l’elenco completo delle società che rientrano nel divieto dovrebbe essere presentato formalmente al Presidente nel corso di questa settimana. Rimane ancora una possibilità per sbloccare la situazione. Il decreto, infatti, lascia la possibilità di chiudere le transazioni con un permesso speciale che deve essere concesso dal presidente Putin in persona. Enel aveva comunicato di aver raggiunto l’accordo a metà giugno, ma era ancora in attesa dell’eventuale via libera delle autorità russe per la chiusura definitiva dell’affare. L’altra società italiana che dovrebbe rimanere congelata è Unicredit, al lavoro per vendere e non svendere in paesi terzi non colpiti dalle sanzioni.

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