Intesa Sanpaolo, risultati ancora record: l'utile netto è a 4,4 mld
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Finanza Ven 04 novembre 2022

Intesa Sanpaolo, conti ancora record: l'utile netto è a 4,4 mld

Alcuni dei numeri del resoconto intermedio approvato dal Consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo del terzo trimestre. Intesa Sanpaolo, conti ancora record: l'utile netto è a 4,4 mld
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

I risultati del terzo trimestre di Intesa Sanpaolo

Un utile netto di 4,4 miliardi di euro escludendo il de-risking riguardante la Russia. Il conto economico consolidato del terzo trimestre 2022 registra interessi netti pari a 2.387 milioni di euro, in aumento del 14,1% rispetto ai 2.092 milioni del secondo trimestre 2022 e del 19,4% rispetto ai 2.000 milioni del terzo trimestre 2021. Il risultato dell’attività assicurativa ammonta a 436 milioni di euro, rispetto ai 465 milioni del secondo trimestre 2022 e ai 365 milioni del terzo trimestre 2021. Sono alcuni dei numeri del resoconto intermedio approvato dal Consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo. 

Nel terzo trimestre 2022 è stata ridotta di circa il 65% (circa 2,3 miliardi di euro) l’esposizione verso la Russia, scesa allo 0,3% dei crediti a clientela complessivi del gruppo. L’utile netto dei nove mesi è pari a 4.367 milioni di euro escludendo 1,3 miliardi di euro di rettifiche di valore per Russia e Ucraina, pienamente in linea con l’obiettivo del Piano di Impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi per l’anno in corso. L’utile netto contabile è pari a 3.284 milioni di euro.

I crediti cross-border verso la Russia sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2. Per questo motivo viene confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di utile netto al 2025, con un rialzo derivante dall’aumento dei tassi di interesse (crescita di circa 2 miliardi di euro su base annua degli interessi netti assumendo il tasso Euribor a 1 mese in media d’anno pari al 2%). Per il 2022 si prevede un utile netto di oltre 4 miliardi di euro a seguito della riduzione dell’esposizione verso la Russia e della forte performance operativa del terzo trimestre, nonostante il peggioramento nell’offerta di materie prime/energia.

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