Prezzo del petrolio incerto, l'altalena delle azioni Saipem
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FinanzaPrimo piano Mer 08 marzo 2023

Prezzo del petrolio incerto, l'altalena delle azioni Saipem

Questa altalena si è riflessa sul prezzo delle azioni: Saipem negli ultimi sei mesi è stata la miglior blue chip di Piazza Affari. Prezzo del petrolio incerto, l'altalena delle azioni Saipem
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

L’andamento delle azioni Saipem

Il barile galleggia senza una direzione precisa dopo lo scivolone del 3,5% di martedi che ha fermato il filotto positivo di cinque sedute. Ogni volta che le banche centrali alzano i toni sul costo del denaro, come ha fatto Jerome Powell, ritorna lo spettro della recessione e cominciano le vendite. A proposito di vendite, la Russia sta dirottando in Asia il petrolio che prima destinava all’Europa. La produzione è rimasta alta in questi mesi, lo ha detto il segretario generale dell’Opec+.

Gli analisti hanno notato che la domanda dell’Europa nordoccidentale è già tornata ai livelli 2017-21.  Bernstein ha anche notato che lo sviluppo delle rinnovabili non è all’altezza degli obiettivi, per via della difficoltà di avere i permessi. Diverso il discorso sul gas che  dal picco record di agosto (322 euro) è crollato dell’87%.

I prezzi sono scesi anche a febbraio aiutati da diversi fattori: temperature superiori alla media, importazioni vicine al record di GNL (gas naturale liquefatto), aumento dei flussi di gasdotti algerini e calo della domanda (prezzo del petrolio). Nonostante gli elevati livelli di stoccaggio del gas gli analisti di Bernstein continuano ad aspettarsi che la situazione del gas dell’UE rimanga tesa per il prossimo futuro. La UE riceverà 40 miliardi di metri cubi di gas russo in meno e dipenderà sempre di più dal GNL.

L’andamento delle azioni Saipem

Questa altalena si è riflessa sul prezzo delle azioni: Saipem negli ultimi sei mesi è stata la miglior blue chip di Piazza Affari con un rimbalzo del 110%.  Rispetto all’anno scorso però è  ancora indietro del 46%. Tenaris ha guadagnato da novembre il 14,42% e l’Eni il 14,71%. Complici le incertezze di petrolio e gas negli ultimi giorni i titoli hanno perso slancio. Saipem quota intorno a 1,41€ e da una settimana non riesce più a chiudere ad un prezzo più alto rispetto all’apertura. Secondo l’analisi tecnica potrebbe entrare in zona di pericolo se dovesse scendere sotto la soglia di 1,38€.

La tendenza si invertirebbe con uno slancio oltre la resistenza a 1,49€. La situazione non è migliore per Tenaris ed Eni. Sul gruppo della famiglia Rocca che si occupa di tubi proprio oggi è arrivata la bocciatura degli analisti di Redburn che hanno abbassato la raccomandazione da Buy e Neutral considerando il titolo ormai troppo caro.  Eni divide gli analisti: Ubs ha abbassato il Tp da18€ a 16,5€ mentre Equita l’ha alzato da 19€ a19,5€.  Sul futuro, però, Saipem è quello piazzato meglio.  Le prospettive raccontano uno scenario di risanamento dopo cinque anni molto difficili.

Il mercato aspetta la ripresa del contratto in Mozambico e ha molto apprezzato l’accordo con Seaway che consentirà al gruppo italiano di utilizzare le imbarcazioni migliori sul mercato per le perforazioni in attesa di rinnovare la sua flotta.  Il consenso degli analisti è positivo: Intermonte ha portato il Tp da 1,5 a 2€; Akros da 1,4€ a 1,9€, Mediobanca 1,8€, Citi a 2,02€.

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