Saipem crolla in Borsa: «Ecco perché abbiamo fatto l'aumento di capitale»
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FinanzaSaipem Sab 25 giugno 2022

Saipem crolla in Borsa: «Ecco perché abbiamo fatto l'aumento di capitale»

Un’operazione che non poteva essere rimandata, a causa degli impegni finanziari di Saipem e delle finestre di mercato disponibili. Saipem crolla in Borsa: «Ecco perché abbiamo fatto l'aumento di capitale»
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Il motivo dell’aumento di capitale di Saipem

Un’operazione che non poteva essere rimandata, a causa degli impegni finanziari di Saipem e delle finestre di mercato disponibili per l’aumento di capitale da due miliardi. Il titolo intanto continua a soffrire a Piazza Affari: ieri un nuovo tonfo del 21,8%, con l’azione che ha chiuso a 23,7 euro e che, da fine gennaio, ha perso quasi il 75% del valore.

Secondo quanto ricostruito, la decisione di far partire l’aumento malgrado la forte volatilità è stata una scelta pressoché obbligata: il prospetto informativo esplicita chiaramente che il gruppo ha risorse fino al marzo del 2023. Un lasso di tempo ragionevole per eseguire l’aumento, se non fosse per la complessa situazione internazionale, tra tensioni geopolitiche e attese per le decisioni di politica monetaria delle banche centrali.

Le attese delle banche d’affari sono per una situazione complessiva dei mercati che potrebbe deteriorarsi ulteriormente nei prossimi mesi, così da rendere ancora più complessa l’esecuzione dell’aumento di capitale. Per questo viene esclusa la finestra di settembre, la prima utile dopo quella attuale.

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