Essilux, i primi conti dopo Del Vecchio: «Sarebbe orgoglioso di noi»
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Finanza/Approfondimenti
ApprofondimentiFinanza Sab 30 luglio 2022

Essilux, i primi conti dopo Del Vecchio. Milleri: «Sarebbe orgoglioso di noi»

Il nome di Leonardo Del Vecchio continua a risuonare in EssilorLuxottica, anche a oltre un mese dalla sua scomparsa. Essilux, i primi conti dopo Del Vecchio. Milleri: «Sarebbe orgoglioso di noi»
Alberto Mapelli
di 
Alberto Mapelli

I risultati di Essilux

Il nome di Leonardo Del Vecchio continua a risuonare in EssilorLuxottica, anche a oltre un mese dalla sua scomparsa, nel giorno dei primi risultati presentati senza di lui. «Continueremo a portare avanti la visione del nostro presidente Leonardo Del Vecchio, la cui leadership e i cui valori rimangono un’ispirazione per tutti noi», hanno commentato Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato, e Paul du Saillant, vice amministratore delegato di Essilux, nel comunicato in cui sono annunciati i numeri molto più che positivi del gruppo. Ma anche nelle parole che il suo delfino, Milleri, gli dedica in apertura di conference call con gli analisti: «Sono onorato di avere la responsabilità di continuare il cammino che lui aveva iniziato e di far crescere EssilorLuxottica» sulla scia dei «suoi valori, della sua visione e dalla sua strategia», ha detto Milleri, aggiungendo: «Leonardo sarebbe onorato dei risultati che stiamo presentando oggi».

I conti di Essilux

Difficile pensare che Milleri non abbia ragione. Essilux continua a confermarsi senza intoppi, macinando numeri più che positivi nonostante il contesto macroeconomico sembra volgere verso mesi difficili per le imprese. Il primo semestre del colosso dell’occhialeria si chiude con il fatturato comparabile in crescita del 14,7% a cambi correnti che sfiora i 12 miliardi di euro (11,994), un utile operativo adjusted di 2,2 miliardi (+21,4%) e un utile netto adjusted che supera il miliardo e mezzo (1.548 milioni, +25,8% a cambi correnti).

La generazione di cassa è solida, con il free cash flow consolidato che ha raggiunto i 906 milioni di euro nella prima metà di 2022. Le disponibilità liquide al 30 giugno ammontano a 3,7 miliardi di euro. Cresce di circa 700 milioni l’indebitamento finanziario netto a 10,4 miliardi di euro (di cui 3,2 miliardi di debiti per leasing). La stessa voce si fermava a 9,7 miliardi a fine dicembre 2021. «Abbiamo aperto la strada a una crescita di lungo periodo, sostenuta da importanti progetti e partnership, e dall’integrazione di GrandVision, che sta già portando diversi benefici», evidenziano Milleri e du Saillant in una nota.

I conti del Nord America

Se proprio si vuole provare a trovare un pelo nell’uovo dei risultati di Essilux bisogna guardare al Nord America. Nel secondo trimestre e il fatturato comparabile è stato pari a 6,38 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto al secondo trimestre 2021 a cambi costanti. Il risultato peggiore lo ritroviamo in Nord America, dove i numeri sono rimasti positivi (+2,4% a cambi costanti, +4,9% nel semestre) ma con una decelerazione rispetto al primo trimestre del 2022. Il gruppo ha spiegato questa frenatina nei ritmi di crescita con il deterioramento delle condizioni economiche negli Stati Uniti. Va anche ricordato che la base di confronto è la più difficile: nello stesso periodo del 2021 Essilux era cresciuto di oltre il 16% rispetto al 2019, ultimo anno pre-pandemia.

Al contrario, l’Emea (Europa, Medio oriente e Africa) ha continuato a registrare una forte ripresa (+12,4% a cambi costanti), anche grazie a una base comparabile più agevole (il fatturato era cresciuto solo del 3,8% lo scorso anno a cambi costanti). Resiste l’Asia nonostante le restrizioni in Cina che hanno azzoppato le entrate dal Pechino che, insieme alla Russia, è l’unico tra i principali Paesi a non avere un risultato positivo nel secondo trimestre. Accelera ulteriormente invece l’America Latina ha accelerato ulteriormente (+23,9% a cambi costanti nel trimestre, + 22,6% nel semestre), con il Brasile particolarmente forte.

Condividi articolo