Sindacati delusi dell'incontro con il governo sul futuro di Tim
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Finanza Lun 28 novembre 2022

Sindacati delusi dell'incontro con il governo sul futuro di Tim

C’era solo Gaetano Caputi, il capo di gabinetto di Palazzo Chigi all’incontro odierno con i sindacati avente per tema il futuro di Tim. Sindacati delusi dell'incontro con il governo sul futuro di Tim PIAZZA COLONNA PALAZZO CHIGI
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

L’incontro con i sindacati per Tim

C’era solo Gaetano Caputi, il capo di gabinetto di Palazzo Chigi dove ha preso il posto di Antonio Funiciello all’incontro odierno con i sindacati avente per tema il futuro di Tim e della rete unica. È vero che Caputi con il segretario generale del presidente del consiglio Carlo Deodato ha le chiavi dell’apparato amministrativo che ruota attorno a Giorgia Meloni, ma i sindacati speravano di poter incontrare qualcuno di più operativo come il sottosegretario all’innovazione con deleghe alle tlc Alessio Butti che è anche il fautore del piano Minerva per Tim.

Ossia il piano che punta su un’Opa totalitaria sulla società da parte di Cdp. La Cassa dunque prenderebbe tutta la società e non solo la rete, come previsto dal Mou siglato, con l’aiuto dei fondi Kkr e Macquirie che sono già azionisti di Fibercop (rete Tim) e di Open Fiber. I sindacati ritengono che il 30 novembre non arriverà nessuna proposta di Cdp per la rete e che il futuro di Tim, che da lavoro a 40 mila persone, resta ancora nella totale confusione ed incertezza.

La vendita degli asset

Per far cassa rapidamente, in un contesto di tassi in aumento, Tim può tentare la strada della vendita degli asset. Ossia di Enterprise, che fornisce servizi alle aziende con il cloud, e soprattutto Tim Brasil che può valere intorno ai 7 miliardi di euro. In attesa però il titolo resta in altalena. Oggi dopo una apertura in ribasso è passato in positivo per poi tornare negativo. A pesare sui corsi anche lo scarso peso dell’incontro odierno tra governo e sindacati rimasto a livello interlocutorio.

Divisi nei giudizi anche gli analisti. Secondo Equita la rinuncia di Cdp a fare una offerta per la rete è una notizia negativa. Intermonte invece vede di buon occhio il lancio di un’opa totalitaria su Tim. L’opzione sarebbe preferibile, dicono, perché tutelerebbe gli azionisti di minoranza con un premio in contanti senza esporli ai rischi di esecuzione del piano di break-up e della vendita delle altre

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