Secondo i tedeschi Mps è la spina nel fianco del governo Meloni
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Finanza Gio 29 settembre 2022

Secondo i tedeschi Mps è la spina nel fianco del governo Meloni

La questione del Monte dei Paschi di Siena (Mps) è uno “shock di realtà” per Fratelli d'Italia (Fd'I). Lo dicono i tedeschi. Secondo i tedeschi Mps è la spina nel fianco del governo Meloni
Redazione Verità&Affari
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L’aumento di capitale di Mps 

La questione del Monte dei Paschi di Siena (Mps) è uno “shock di realtà” per Fratelli d’Italia (Fd’I), ora che si avvia a formare il governo con Lega e Forza Italia (FI). È quanto afferma il quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung” ricordando che, quando era all’opposizione, il partito guidato da Giorgia Meloni “ha voluto ritardare l’aumento di capitale” della banca. Tuttavia, ora la formazione politica “si sta piegando alle pressioni del mercato”, mentre i titoli di Mps segnano un andamento negativo.

L’istituto di credito più antico al mondo ancora in attività prepara un aumento di capitale di 2,5 miliardi di euro, necessario “soprattutto per finanziare il ridimensionamento di circa 3.500 dipendenti a scopo di ristrutturazione”. Tuttavia, secondo il quotidiano tedesco, gli investitori hanno dei dubbi sul successo di questo progetto. A complicare il quadro, “una grande incertezza politica” dopo la vittoria di Fd’I alle elezioni del 25 settembre. Ora, con Mps, Fd’I vive il suo “primo shock di realtà” A metà settembre, Maurizio Leo, uno dei consiglieri di Meloni, aveva descritto l’aumento di capitale della banca come non molto urgente e ha aggiunto che “dobbiamo rimandare” la decisione in merito. Dopo il voto, tuttavia, Leo ha invertito la marcia e ha dato il suo consenso a un rapido aumento di capitale.

Secondo Leo, “è meglio aspettare il nuovo governo”, che difficilmente si formerà prima della fine di ottobre. Tale ritardo non è ben accolto dai mercati, mentre l’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, spinge per una rapida attuazione dell’aumento di capitale. Il governo del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sottoscriverà soltanto due terzi dell’aumento di capitale, corrispondenti all’importo della partecipazione statale nella banca e pari a circa 1,6 miliardi di euro. Il resto dovrà provenire da investitori privati e soddisfare le condizioni della Commissione europea. Il consigliere di Meloni ha, quindi, affermato di confidare che Lovaglio “sarà in grado di portare a termine l’operazione”. Come conclude la “Faz” gli investitori hanno tirato “un sospiro di sollievo”.

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