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FinanzaPrimo piano Dom 12 febbraio 2023

Tim, scoppia il caso in consiglio per il posto di de Puyfontaine

All'ordine del giorno del cda del 14 la sostituzione del ceo di Vivendi. Francesi pronti all'azione di responsabilità contro la Bonomo Tim, scoppia il caso in consiglio per il posto di de Puyfontaine ARNAUD ROY DE PUYFONTAINE AMMINISTRATORE DELEGATO VIVENDI
Tobia De Stefano
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Tobia De Stefano

Con una lunga esperienza nel settore economico, ha lavorato a Libero Mercato e Libero. Ora è alla Verità e scrive per Panorama e Verità & Affari

La sostituzione di de Puyfontaine

Come se non bastassero i problemi sulla rete, l’attesa per i conti e l’aggiornamento in fieri del piano industriale, in casa Tim rischia di scoppiare un altro caso per la sostituzione di Arnaud de Puyfontaine, il ceo di Vivendi, primo azionista del gruppo, che lo scorso 16 gennaio si era dimesso in palese contrasto con il consiglio e rivendicando la necessità di cambiare il presidente Salvatore Rossi.

Secondo le notizie raccolte da Verità&Affari su richiesta del presidente del comitato nomine, Paola Bonomo, e con l’avallo dello stesso Rossi, nel consiglio di amministrazione di San Valentino, quello del 14 febbraio, è stato inserito all’ordine del giorno oltre all’esame dei conti e all’aggiornamento del piano industriale anche la cooptazione di un nuovo consigliere. Sembra con la contrarietà di parte del consiglio che non reputava necessario l’iniziativa.

Il nome in pole position è quello di Roberto Giacchi che nel 1998 era già stato in Tim, per seguire le attività di M&A per lo sviluppo in America Latina ed Europa, e ora è l’amministratore delegato di Italiaonline. Un’iniziativa che potrebbe far detonare il conflitto tra il primo azionista del gruppo e una parte del consiglio.

L’offerta di Kkr sulla rete

Vivendi infatti lamenta che questo consiglio di amministrazione non è rappresentativo degli equilibri azionario delicato per il futuro dell’ex monopolista. C’è in ballo l’offerta da circa 20 miliardi di Kkr sulla rete e una potenziale contro-offerta di Cdp e del fondo Macquarie. In un consiglio convocato ad hoc per il 24, Tim dovrebbe dare una risposta al fondo Usa, ma non è escluso che in consiglio Tim si ritrovi sul tavolo anche l’offerta della Cassa.

Decisioni vitali per l’azienda che verrebbero prese in assenza dei rappresentanti sia del primo che del secondo azionista. In occasione del precedente cda riunitosi subito dopo l’offerta messa sul tavolo da Kkr, infatti, sia Massimo Sarmi presidente di Fibercop (coinvolta nell’operazione) che Giovanni Gorno Tempini (rappresentante di Cdp pronta alla contromossa) sono usciti dalla riunione.

Il comitato nomine

Ecco perché Vivendi reputa quasi naturale che il posto di de Puyfontaine venga preso da una figura da loro indicata. La decisione del comitato nomine di proporre un nome o una rosa di nomi per la sostituzione del ceo del colosso transalpino dei media rientra nelle prerogative del comitato presieduto dalla Bonomo e composto anche da Paola Camagni, Maurizio Carli e Paola Sapienza (Assogestioni), che è a lavoro sul dossier da circa un mese e svolge un ruolo consultivo nelle dinamiche del gruppo, ma al tempo stesso accelera su una decisione che secondo parte dei consiglieri si sarebbe potuta prendere aspettando l’assemblea di aprile. I francesi, comunque, sarebbero pronti a promuovere un’azione di responsabilità contro la stessa Bonomo.

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