Tim, il governo fissa una nuova deadline per la rete unica
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FinanzaIn evidenza Mar 29 novembre 2022

Tim, il governo fissa la deadline per la rete unica: una soluzione entro il 2022

Il governo Meloni entra in campo nella partita Tim e prova a sciogliere la matassa rete unica: entro la fine dell'anno ci sarà una soluzione. Tim, il governo fissa la deadline per la rete unica: una soluzione entro il 2022
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Tim, soluzione per la rete unica entro fine anno

Il governo Meloni entra nella partita Tim e prova a sciogliere la matassa rete unica e si mette una scadenza: entro la fine dell’anno verrà trovata una soluzione. A dirlo è il governo stesso, tramite una nota congiunta del ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso e del sottosegretario Alessio Butti.

“Il Governo intende promuovere un tavolo di lavoro che entro il 31 dicembre possa contribuire alla definizione delle migliori soluzioni di mercato percorribili”, spiegano. L’obiettivo – spiega ancora il governo – è “massimizzare gli interessi del Paese, delle società coinvolte e dei loro azionisti e stakeholder”. Il tutto “tenendo conto delle priorità di valorizzare le risorse umane di Tim”. Oltre a “dar attuazione ad una efficiente e capillare rete nazionale a controllo pubblico”.

Progetto saltato

Appare chiaro quindi che la soluzione precedentemente prospettata – con un’offerta di Cdp entro il 30 novembre – è rimandata, se non bocciata. La nota segue l’incontro di ieri, deludente, con le organizzazioni sindacali e supera di fatto il progetto della rete unica che sarebbe dovuta nascere dall’intreccio tra l’infrastruttura di Telecom e la rivale Open Fiber.

Il progetto avrebbe riunito sotto l’egida statale sia la rete di OpenFiber, di cui la Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) è azionista al 60%, sia quella di Tim, di cui è azionista al 9,9%. In concreto, la Cdp aveva scritto una lettera d’intenti lo scorso maggio in cui si illustrava l’offerta (non vincolante) per l’integrazione tra le reti Tim e Open Fiber per un’unica rete e che doveva diventare un’offerta formale entro il 30 novembre.

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