Unicredit si allea con Azimut per tornare nel risparmio gestito
Unicredit si allea con Azimut per tornare nel risparmio gestito. Il lancio dei nuovi fondi fissata per la seconda metà del 2023
Unicredit si allea con Azimut
Unicredit torna al risparmio gestito con una partnership tutta italiana. L’istituto guidato dall’ad Andrea Orcel e Azimut, il gruppo indipendente dei fondi sotto la presidenza di Pietro Giuliani. hanno siglato un accordo sul fronte del risparmio gestito per sviluppare il segmento dell’asset management della banca milanese. La partnership consentirà a Unicredit di estendere la propria offerta, compresa la distribuzione dei suoi prodotti bancari ad Azimut. Il piano rientra nell’obiettivo strategico della banca «nel conferire maggior valore e dimensione alla sua attività di gestione del risparmio, a beneficio dei clienti».
Nuova società in Irlanda
Azimut costituirà e gestirà autonomamente in Irlanda una società di gestione che svilupperà prodotti di investimento da distribuire in Italia attraverso la rete di Unicredit su base non esclusiva. Il lancio dei fondi per i clienti italiani è previsto per la seconda metà del 2023. In base agli accordi che saranno firmati dalle parti, Unicredit avrà il diritto di esercitare un’opzione di acquisto sulla società di gestione irlandese di nuova costituzione, interamente controllata da Azimut, tra cinque anni o prima, a seconda di specifiche circostanze.
Benefici già nel 2023
«Dalla partnership con Azimut nell’asset management ci aspettiamo un impatto positivo sul conto economico già nella seconda metà del 2023, per poi avere la maggior parte del beneficio nel 2024» ha detto Orcel in conferenza stampa. «L’M&A nell’asset management non è la strategia giusta. L’obiettivo non è acquisire masse extra fuori perimetro ma offrire ai nostri clienti il miglior prodotto», ha continuato il numero uno di Unicredit. «Comprare un grande asset manager per noi non ha un gran senso. Oggigiorno in questo settore si vince in due maniere, o le masse ma dobbiamo parlare di migliaia di miliardi per andare ad un certo tipo di scala, oppure le nicchie ed è quello che stiamo facendo con Azimut».
Partner con una quota di minoranza
Quanto a Giuliani, il presidente spiega che «se ci stiamo dicendo che vogliamo ricostruire una fabbrica di asset management con testa italiana e che sia worldwide sicuramente le dimensioni sono significative». Dopo l’esercizio della call da parte di Unicredit, aggiunge Giuliani, Azimut rimarrà «partner con una quota di minoranza». Il gruppo Azimut conta attraverso il suo Global Asset Management Team, da oltre 10 anni, su oltre 170 professionisti all’interno del network globale presente in 18 Paesi nel mondo che gestiscono 250 strategie di investimento nei public markets e «che sosterranno lo sviluppo della partnership con Unicredit nella prima fase». Azimut, che oggi ha raggiunto una base clienti di circa il 50% fuori dall’Italia, è «disposta ad aumentare il peso dell’Italia/Europa, purché venga alla luce un campione nazionale nell’asset management», ha concluso Giuliani.
Immediata la reazione dei due titoli a Piazza Affari con Azimut che guadagna quasi il 6% a 20,40 euro, mentre Unicredit sale dell’o,4% a 12,6 euro.