Nella sua lunga carriera Francesco Gaetano Caltagirone ne ha viste di cotte e di crude. Classe 1943, il costruttore romano, ribattezzato l’Ottavo re di Rona, ma che per gli amici resta solo Franco, prende in mano l’azienda di famiglia nel 1966. È un’impresa del settore edilizio che lui subito pensa di far crescere con un’alleanza con il cugino Gaetano e poi successivamente con il fratello Edoardo. Sono anni d’oro per l’edilizia romana. Così in men che non si dica i Caltagirone costruiscono quasi un migliaio di edifici in diversi quartieri di Roma.
Forte dei successi nell’edilizia, Francesco Gaetano Caltagirone punta in alto acquistando dall’Istituto per le opere religiose, la Vianini, società specializzata in edilizia e manutenzione stradale. Intanto, arriva la stagione delle grandi privatizzazioni degli anni ’90 e l’imprenditore non si tira indietro acquistando Cementir dall’Iri. Negli stessi anni inizia anche l’avventura in campo editoriale che, oltre al quotidiano il Messaggero, lo fa diventare editore del Mattino di Napoli, del Gazzettino, del Corriere adriatico. E poi diventa socio della Acea, la municipalizzata controllata Comune di Roma.
Fin qui il Caltagirone industriale, ma c’è anche un Caltagirone finanziere che ha sempre avuto al suo fianco uno dei maggiori protagonisti dello scenario romano, Giampietro Nattino e la sua Banca Finnat. È uno dei protagonisti dell’estate calda delle scalate bancarie del 2005. In Bnl è accanto a Danilo Cappola, Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, sostenendo l’importanza dell’italianità dell’istituto bancario come auspicava l’allora governatore Antonio Fazio. Salvo poi cedere il pacchetto azionario ai francesi della Bnp Paribas, prima banca d’Oltralpe.
Con tanto di maxiplusvalenza. Investe anche in Mps, salvo poi lasciare l’azionariato nel momento della crisi, investendo in Unicredit. Infine arriva il momento delle Generali, di Mediobanca e della battaglia per il controllo della compagnia assicurativa che è decisamente aperta. Intanto il suo gruppo, in cui hanno un ruolo anche i figli (Francesco, Alessandro e Azzurra), va per la sua strada.