L'avanzata degli smartwatch che rubano tempo ai telefonini
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Futurismi Lun 22 agosto 2022

L'avanzata degli smartwatch che rubano tempo ai telefonini

Ho dimenticato di far partire il cronometro, ma dopo tre minuti lo smartwatch si accorge da solo che sto correndo L'avanzata degli smartwatch che rubano tempo ai telefonini
Marco Morello
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Marco Morello

L’avanzata degli smartwatch

Ho dimenticato di far partire il cronometro, ma dopo tre minuti lo smartwatch si accorge da solo che sto correndo, registra i tempi in automatico e misura il battito cardiaco. Intanto, la canzone pescata dalla playlist su Spotify non mi dà la carica che vorrei, allora la cambio con tocco sullo schermo sul braccio, poi alzo il volume per stimolare meglio l’adrenalina. Senza mai fermarmi, do uno sguardo al polso per le notifiche, dalle mail a WhatsApp, fino al commento stupido di un amico su una storia Instagram. All’arrivo, posso misurare la massa grassa e quella muscolare, capire come i valori sono cambiati (per fortuna, migliorati) rispetto a ieri. Al polso ho il nuovo Galaxy Watch5 Pro appena presentato da Samsung, l’evoluzione dell’orologio intelligente secondo la casa coreana.

Le notifiche sullo schermo

Lo schermo è vasto e ben leggibile, la cassa in titanio, la batteria dura parecchio di più rispetto alle edizioni precedenti: non si stanca durante la giornata lavorativa, quando mi permette di rispondere alle chiamate, sorvegliare i livelli di stress, improvvisare esercizi di respirazione per tenerlo a bada. Dura per tutta la notte, mentre l’oggetto è vigile silenzioso della qualità del sonno. Ho dormito male, troppo caldo, purtroppo nessuna sorpresa. Offre pure opzioni a prova di sportivi incalliti: fornisce indicazioni svolta dopo svolta lungo un percorso e memorizza la strada fatta, per riportare indietro al punto di partenza. Perdersi in alta montagna, in un bosco, dopo una passeggiata, è un incubo del passato.

Un fatto diventa evidente: mentre evolvono, questi gadget rubano tempo agli smartphone. Nonostante siano loro estensioni, riducono la necessità e la frequenza di accendere il display del telefono. Ecco che inizia ad avere senso investire sull’ultimo smartwatch, lasciare invecchiare il cellulare, specie se non è troppo giurassico. A dirlo sono i numeri: gli ultimi dati di Counterpoint Research diffusi a giugno e riferiti al primo trimestre del 2022, parlando di un aumento delle vendite degli smartwatch pari al 13% rispetto a dodici mesi prima. È da un anno e mezzo che la crescita si mantiene in doppia cifra, mentre lo stesso non si può dire per i telefonini: da aprile a giugno del 2022, rispetto al 2021, si è registrata una caduta del 9% (dato Canalys). E la domanda si rispecchia nell’offerta, anche perché spesso i produttori sono i medesimi, perciò per loro ha senso insistere su una tendenza in espansione.

Il più venduto

Nel comparto degli smartwatch, il leader assoluto rimane Apple, con oltre un terzo (36%) della quota di mercato. E la mela, se non una rivoluzione, cova evoluzioni: secondo i soliti ben informati del sito MacRumors, la serie 8 del Watch avrà un design migliorato con uno schermo più piatto delle generazioni precedenti e dimensioni superiori del 5 per cento, inserendosi a pieno titolo in quel filone che vede un uso prolungato dello strumento e dunque esige una maggiore leggibilità. In cantiere ci sarebbero tre versioni, inclusa una extra large, immune agli strapazzi estremi.

Dietro Apple si piazza Samsung (10% del mercato), che ha appena svelato le sue mosse – al Watch5 Pro affianca il Watch5 di taglia ridotta – Huawei mantiene un lodevole 7%, Xiaomi incalza con il 5%, Garmin e Amazfit pareggiano con il 4% ciascuno. Ma l’attesa è tutta per un colosso che intende rivoluzionare il settore, imponendo la sua presenza. Si tratta ovviamente di Google, che l’anno scorso ha completato l’acquisizione di Fitbit avviata nel 2019 e si prepara per quest’autunno per il debutto ufficiale del Pixel Watch.

Non è una congettura, visto che la società californiana ha rivelato l’esistenza del dispositivo lo scorso maggio durante l’evento I/O 2022. Con le funzionalità Fitbit di serie (un ecosistema che vanta una trentina di milioni di fedelissimi), un look elegante e minimale, il privilegio degli aggiornamenti prioritari e diretti di Big G, potrebbe dare serio fastidio ad Apple. E spingere sempre più utenti a tenere d’occhio il polso, lasciando il telefono a sonnecchiare in tasca.

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