Mps, ricorso Consob contro l'assoluzione di Mussari&co - V&A
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GiustiziaIn evidenza Ven 09 dicembre 2022

"Mps, norme ignorate e prove travisate": anche la Consob fa ricorso contro l'assoluzione di Mussari & C.

Mps, anche la Consob fa ricorso. La Corte d'Appello di Milano aveva assolto tutti gli imputati dalle accuse per le operazioni incriminate. "Mps, norme ignorate e prove travisate": anche la Consob fa ricorso contro l'assoluzione di Mussari & C.
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Mps, anche la Consob fa ricorso

Anche la Consob fa ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha assolto tutti gli imputati del caso Monte dei Paschi. Lo scorso 29 settembre, la Corte d’Appello di Milano aveva assolto tutti gli imputati: Giuseppe Mussari, Antonio Vigni, Daniele Pirondini, Gian Luca Baldassarri, Marco Di Santo, Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci.

Le contestazioni riguardavano i falsi contabili sul trattamento nei bilanci Mps delle operazioni Alexandria e Santorini tra il 2008 e il 2013. Contro la sentenza di assoluzione aveva già fatto ricorso, con argomentazioni durissime, la procura generale.

“Errori e omissioni”

Nel ricorso, lungo 124 pagine, la Commissione segnala una serie di “errori, omissioni e travisamenti” nei quali sarebbe incorsa la Corte nella sua sentenza. Tra questi, il non aver considerato tra le prove i comunicati finanziari emessi da Mps come regolati dal Tuf (Testo unico della finanza). 

La Commissione rammenta ad esempio che i “comunicati stampa diffusi dalle società quotate, aventi ad oggetto i dati economico finanziari esposti nelle rendicontazioni contabili periodiche rappresentano lo specchio fedele di quanto viene riportato nelle stesse, in quanto è la stessa normativa di settore che (lo) prevede espressamente”.

Le operazioni Alexandria e Santorini

Ancora sulle false comunicazioni (ma relativamente a un diverso capo d’imputazione), secondo la Consob la Corte “non ha svolto un esame globale dei diversi elementi di prova disponibili, valutandoli in maniera parcellizzata senza porli in vicendevole rapporto tra di loro”.

Ampio spazio viene dedicato anche alle motivazione con le quali la sentenza d’appello ha ritenuto che le operazioni incriminate, Alexandria e Santorini, non fossero in realtà dei derivati e quindi fossero stati riportati correttamente nei bilanci della banca.

Uno dei passaggi più discussi della sentenza milanese perché nega di fatto quanto stabilito oltre che dalla Consob anche dalla Bafin (l’autorità tedesca di controllo dei mercati). Nonché da Deutsche Bank e Nomura, ovvero le due banche controparti di Mps nella strutturazione delle operazioni.

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