DEF, governo punta a stima PIL all'1% nel 2023
Le stime sul deficit sono al 4,5% del PIL nel 2023, a fronte di un quadro tendenziale che lo vede al 4,35%
Redazione Verità&Affari
Il governo Meloni punta a centrare una crescita dell’1% quest’anno
L’esecutivo ha coe obiettivo evitare l’effetto psicologico di una crescita sullo “zero virgola”, anche se in forte rallentamento rispetto al 2022 quando il PIL è cresciuto del 3,7%. E’ quanto anticipano fonti del MEF, fornendo qualche numero contenuto nel DEF al vaglio del CdM questa sera.
Per il 2023 il governo prevede una crescita del prodotto interno loro dell’1%, mentre il quadro tendenziale stima un PIL leggermente inferiore a +0,9%, e per il 2024 prevede una crescita programmatica all’1,4%. Una previsione indubbiamente più ottimistica di quella indicata recentemente dall’Ufficio studi Prometeia, che ha indicato una stima di PIL a +0,7% e nettamente al di sopra delle previsioni formulate l’autunno scorso da Bankitalia (+0,3%) e dal FMI (-0,2%), quando si attendeva una frenata più pronunciata dell’economia mondiale.
In peggioramento il deficit
Per quanto riguarda il deficit, le stime lo indicano al 4,5% del PIL nel 2023, a fronte di un quadro tendenziale che lo vede al 4,35%, mentre per il 2024 si stima un deficit/PIL al 3%. La differenza per quest’anno fra il 4,5% ed il 4,35% consentirebbe a reperire qualche risorsa in più (circa 2-3 miliardi) per avere un margine d’azioni nella prossima Manovra.
Il debito pubblico italiano è atteso assestarsi al 144,4% nel 2023, mentre le stime programmatiche lo vedono scendere al 140,9% nel 2025.
Al di là di queste previsioni ottimistiche, la parola d’ordine che guida il governo è “prudenza”, in vista di un 2023 che non si presenta facile e di un 2024 sicuramente difficile, anche per il ritorno dell’operatività del Patto di stabilità.
(Teleborsa)
