Cosa faranno adesso gli ex ministri del governo Draghi?
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GovernoPrimo piano Lun 24 ottobre 2022

Da Colao a Di Maio, cosa faranno adesso gli ex ministri del governo Draghi?

Ventiquattro personaggi - o quasi -in cerca di occupazione. Cosa succede ai ministri quando scade il mandato? Da Colao a Di Maio, cosa faranno adesso gli ex ministri del governo Draghi? MARIO DRAGHI TRA I MINISTRI DEL SUO GOVERNO
Marco Vassallo
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Marco Vassallo

Cosa faranno gli ex ministri del governo Draghi

Ventiquattro personaggi – o quasi -in cerca di occupazione. Cosa succede ai ministri quando scade il mandato? C’è chi continua la carriera politica, magari nelle forze d’opposizione. O chi decide di tornare alla sua vita precedente, quando le aule capitoline erano sono una suggestione. Vediamo quale potrebbe essere il futuro dei ministri che hanno composto l’esecutivo Draghi.

Cosa fai, Mario Draghi?

Partiamo proprio da Mario Draghi. Ultimato il passaggio di consegne, sono vari gli scenari che si aprono per l’ex presidente della Bce. Un’ipotesi potrebbe essere questa: a settembre 2023 scadrà l’incarico di Jens Stoltenberg, attuale segretario generale della Nato il cui mandato è stato prorogato già per due volte. Secondo molti, Draghi avrebbe tutte le carte in regole per prendere il suo posto. Altri invece lo vedrebbero bene come prossimo presidente della Commissione europea, prendendo il posto Ursula von der Leyen il cui mandato scadrà il 31 ottobre del 2024. Ma non tramonta neanche il “sogno” Presidente della Repubblica. Nonostante  il nulla di fatto di gennaio, non è escluso che sia proprio Draghi stavolta il suo successore.

Chi resta e chi va: Giorgetti e Di Maio

C’è chi proseguirà la carriera nel nuovo esecutivo come Giancarlo Giorgetti. Il cardinale Richelieu della Lega, già al ministero dello Sviluppo economico, infatti, dovrà solo cambiare ufficio, in quanto è diventato ministro dell’Economie delle finanze. Lega. Luigi di Maio, ora che ha lasciato gli Esteri, dovrà riflettere bene sulle prossime mosse. E non è affatto escluso un suo addio definitivo alla politica, soprattutto dopo l’esclusione parlamentare alle ultime elezioni e il fallimento come leader dei 5s.

Il futuro dei tecnici

Se si parla dei cosiddetti tecnici, sicuramente la maggior parte degli uomini voluti da Supermario tornerà alla occupazione precedente. I docenti Maria Cristina Messa e Marta Cartabia, ad esempio, dovrebbero riprendere le cariche universitarie. Quindi destinazione Milano, dove le due hanno insegnato rispettivamente alla Bocconi e alla Cattolica prima dell’incarico. Luciana Lamorgese, ministero degli Interni, dovrebbe invece riabbracciare l’equipe del Consiglio di stato.

Cingolani e Colao

Roberto Cingolani? Il ministro uscente alla Transizione ecologica probabilmente resterà per il momento consulente del governo Meloni. Ma senza paga. Prima di diventare ministro era chief technology and innovation officer a Leonardo. Chissà cosa farà invece Vittorio Colao, se si lancerà in una nuova sfida imprenditoriale. Quando lo chiamò Draghi si stava dedicando al fondo di private equity General Atlantic come special advisor. Dal 2019 era entrato a far parte anche del comitato direttivo della società di telefonia wireless Verizon.

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