Concessioni balneari, possibile il rinvio di un anno delle gare - V&A
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GovernoIn evidenza Mar 10 gennaio 2023

Il governo apre a un rinvio delle gare per le concessioni balneari: le ipotesi sul tavolo

La partita è complicata, ma il governo starebbe valutando il rinvio di un anno delle gare delle concessioni balneari. Il governo apre a un rinvio delle gare per le concessioni balneari: le ipotesi sul tavolo
Alberto Mapelli
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Alberto Mapelli

Concessioni balneari, possibile un rinvio di un anno

La partita è complicata, ma il governo starebbe valutando il rinvio delle scadenze previste per la riforma delle concessioni balneari. Sul tavolo anche l’ipotesi di un rinvio di un anno delle gare per la gestione delle spiagge italiane. La notizia, riportata dal Messaggero, è di quella che rischia di far discutere molto perché la riforma della concorrenza è uno degli elementi del Pnrr. E, ricorda il quotidiano romano, la scelta di rinviare sulle concessioni andrebbe a contrasto con la sentenza del Consiglio di Stato, che imporrebbe le gare entro la fine dell’anno.

Sui balneari in realtà si gioca una partita doppia, perché oltre alla messa in gara delle concessioni all’inizio di quest’anno sono scattati anche gli aumenti dei canoni. L’adeguamento supera il 25% e difficilmente sarà possibile rivederlo al ribasso perché la voce di entrata è già prevista in bilancio, spiega Il Messaggero. Per eliminarla servirebbe trovare una copertura finanziaria: difficile in questi tempi in cui ogni centesimo pesa.

Le nuove scadenze (in caso di rinvio) per le gare delle concessioni balneari

Anche per questo il governo avrebbe intenzione di dare una mano ai gestori degli impianti balneari sul lato concessioni. La volontà del centrodestra è chiara da tempo sulle concessioni balneari. Il rinvio che si prospetta, racconta il quotidiano, è doppio e sarebbe in entrambi i casi di 12 mesi.

Lo svolgimento ordinario delle gare, il cui termine è ora fissato al 31 dicembre, verrebbe spostato al termine del 2024. La scadenza per le procedure più complicate, quelle nei Comuni con oggettive e dimostrate difficoltà tecniche, verrebbe invece fissata al 31 dicembre 2025. Va anche aggiunto che è necessario ancora realizzare la mappatura del demanio marittimo: un processo lungo e complicato che non ha ancora un iter ben definito.

Un anno per agire sulla Bolkestein

Guadagnare un anno al governo servirebbe per avere più tempo per provare a sottrarre le concessioni balneari alla direttiva Bolkestein, spiega il Messaggero. Eliminando, di fatto, il problema alla radice.

Dodici mesi aggiuntivi, inoltre, sarebbero un toccasana per le associazioni di categorie che saranno costrette a far digerire. ai loro associati gli importanti aumenti dei canoni per le concessioni.

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