Oggi il CdM su bollette, concorrenza e appalti: tutte le novità
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GovernoIn evidenza Mar 28 marzo 2023

Il Cdm dà il via libera su bollette e codice appalti: tutte le novità

Per il gas confermata IVA al 5% e l'azzeramento degli oneri di sistema sino a giugno, per l'elettricità tornano gli oneri di sistema Il Cdm dà il via libera su bollette e codice appalti: tutte le novità
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Dai bonus per le bollette al codice degli appalti

Il CdM ha dato il via libera questo pomeriggio alle nuove misure sulle bollette. All’esame anche il ddl concorrenza e il nuovo codice appalti. 

Le bollette

Il Mef ha reso noto che è stato approvato il decreto con misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro bollette e interventi in favore del settore sanitario per un ammontare complessivo di 4,9 miliardi di euro. Si tratta del rinnovo degli aiuti per le famiglie per pagare le bollette di luce e gas. 

Se per il gas viene confermata l’IVA al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema sino a giugno. Per l’elettricità si prevede la reintroduzione degli oneri di sistema con una serie di aggiustamenti. 

Confermato anche il bonus sociale in forma estesa per aiutare le famiglie a pagare le utenze: la soglia Isee per ottenere il bonus è stata elevata a 15mila euro.

Il nuovo decreto introduce anche il bonus termico in vigore dal 1° ottobre, in coincidenza con l’inizio della stagione dei riscaldamenti. Questo contributo, a differenza del bonus sociale, sarà riconosciuto a tutte le famiglie indistintamente, col superamento di una data soglia del prezzo del gas.

Per le imprese viene confermato il credito d’imposta al 40% e al 45% se nel primo trimestre del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.

Ddl concorrenza

L’altro filone che era al vaglio del CdM è il ddl concorrenza che si compone di 11 articoli ed introduce una serie di misure finalizzate a garantire un mercato più competitivo in alcuni specifici settori.

Tratta del potenziamento della rete elettrica nazionale e della promozione dell’utilizzo dei contatori intelligenti per favorire il risparmio energetico. E ancora affronta il tema dell’estensione dei poteri di determinazione tariffaria dell’Arera nel settore del teleriscaldamento.

Fra i temi oggetto del ddl anche la disciplina del commercio ambulante, per superare le contestazioni scaturite dalla direttiva Bolkestein, che ha colpito ambulanti, concessioni balneari e rivendita di giornali.

Il nuovo codice appalti

Il governo ha approvato anche il nuovo codice appalti firmato Salvini, a soli sette anni dall’ultima riforma firmata Delrio-Cantone, che si è rivelato pieno di falle.

In una nota la Lega mette in risalto alcuni aspetti del nuovo Codice. “Significa appalti più rapidi, con un risparmio di tempo (solo per gli affidamenti senza gara si risparmiamo da sei mesi a un anno), più autonomia agli enti locali con particolare riferimento ai piccoli comuni, corsia preferenziale per le forniture italiane ed europee, digitalizzazione con risparmio di carta e incombenze burocratiche”. Per la Lega viene “piegato il partito dei No: è infatti previsto il dissenso qualificato, principio per cui le amministrazioni pubbliche avranno una cornice più limitata in caso di contrarietà a un’opera”.

Prevista anche “la cosiddetta liberalizzazione sotto soglia: fino a 5,3milioni ci potranno essere affidamenti diretti. Dal primo gennaio tutti gli scambi di informazione avverranno su una piattaforma digitale nazionale, in modo che le imprese non debbano presentare la stessa documentazione più di una volta (risparmio di tempo, di costi, di carta)”. I piccoli Comuni – prosegue la nota – “potranno procedere ad affidamenti diretti fino a 500mila euro e per il primo anno avranno più opzioni per scegliere la stazione appaltante qualificata, allargando il recinto che prima prevedeva solo le Province”.

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