Superbonus, il governo proroga al 31 dicembre il termine - V&A
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GovernoPrimo piano Mer 07 dicembre 2022

Superbonus, il governo ci ripensa: in manovra mini-proroga al 31 dicembre e sblocco dei crediti

Il governo mette a punto la revisione della manovra: proroga per il Superbonus al 31 dicembre. Partita aperta sul Pos e sui congedi parentali. Superbonus, il governo ci ripensa: in manovra mini-proroga al 31 dicembre e sblocco dei crediti GIORGIA MELONI
Alberto Mapelli
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Alberto Mapelli

Superbonus, c’è la proroga dei termini

Il governo torna sui suoi passi e, come da voci insistenti nelle ultime settimane, decide di concedere una mini-proroga sul Superbonus. A darne notizia è Licia Ronzulli, capogruppo dei senatori di Forza Italia, partito della maggioranza da subito schierato per concedere più tempo prima di far scattare la riduzione del finanziamento, al termine del vertice a Palazzo Chigi sulla manovra.

“Sul Superbonus ci sono buone notizie: c’è una cabina di regia, un tavolo tecnico che sta lavorando. Arriverà credo un emendamento del governo, del Mef, su questo che andrà nella direzione chiesta da Forza Italia”, riassume Ronzulli. Di conseguenza è prevista “una proroga al 31 dicembre” per presentare la Comunicazione di inizio lavori. Ma non solo: la senatrice forzista rilancia anche il tema dei crediti d’imposta bloccati: “Ci sarà anche una soluzione per la cessione dei crediti incagliati”.

Più soft la posizione di Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, che fa intendere come la quadra non sia ancora stata trovata del tutto. “Sul Superbonus si sta valutando la cessione del credito, ci sono impatti allo Stato incompatibili con gli equilibri di finanza pubblica. Si sta vedendo se c’è una soluzione non traumatica che consenta comunque di sbloccare la cessione dei crediti”, ha spiegato. 

Si ragiona anche sul Pos

Oltre al Superbonus, fue notizie arrivano anche da Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati sul fronte dei pagamenti e dei congedi parentali. La prima riguarda la soglia per rifiutare il pagamento con il Pos, ora fissato a 60 euro ma oggetto di discussione, anche con l’Unione europea.

La nuova soglia per evitare le multe ai commercianti che rifiutano il pagamento con moneta elettronica “al momento non c’è ancora, non è stata ancora definita”, racconta Lupi. “Abbiamo avanzato la proposta, ma c’è una discussione in corso per capire la fattibilità, di azzerare le commissioni per i pagamenti con pos sotto i 15-20 euro“.

Congedo parentale

La seconda riguarda il mese aggiuntivo di congedo parentale, che secondo le parole di Lupi dovrebbe essere utilizzabile anche dai papà. La misura “sarà corretta. Noi presenteremo un emendamento, condiviso dal governo, perché il mese in più pagato all’80% possa essere usufruito dalla madre o dal padre“, ha spiegato Lupi. 

Non solo. Tra le ipotesi, “ma è da verificare se si possa fare” rispetto alle coperture, ci sarebbe anche quella di portare da 1 a 3 i mesi aggiuntivi. Le mensilità successive aggiuntive oltre alla prima, sarebbero però retribuite in percentuale più bassa, “al 67%”. Al vaglio anche l’ipotesi di concedere i tre mesi ma retribuendoli tutti “al 67%, in modo da fare una vera politica per la famiglia”, ha concluso Lupi

 

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